L’art.38 del decreto fiscale, infatti, introduce a decorrere dal 1° gennaio 2020 l’IMPi – Imposta Immobiliare sulle piattaforme marine. Si tratta di un’imposta calcolata sul 100% dei valori contabili degli immobili ed è stata calcolata con aliquota pari al 10,6 per mille, dove il 7,6 per mille è riservato allo Stato e il 3 per mille ai Comuni. In particolare per il primo anno di imposta le società proprietarie delle piattaforme dovranno versare allo Stato il dovuto entro il 16 dicembre 2020 e sarà poi lo Stato a riversare ai Comuni interessati il gettito.
Al comma 4 dello stesso decreto legge si stabilisce inoltre che con un apposito decreto, da emanarsi entro 180 giorni dall’entrata in vigore del DL 124/2019, saranno individuati in maniera precisa tutti i Comuni che beneficeranno di tale imposta calcolata al 3 per mille.
Nei prossimi cinque mesi, quindi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dell’Interno, della Difesa e dello Sviluppo Economico, in intesa con la Conferenza Stato Città, dovrà emanare l’elenco dei Comuni, che comprenderà anche Crotone.
Si conclude così un lungo iter politico amministrativo che, dal 2016 ad oggi, aveva visto varie interpretazioni sia da parte delle Commissioni tributarie sia da parte dei Ministeri competenti con una serie di ricorsi da parte dei circa 30 Comuni italiani coinvolti.
Da segnalare che le prime bozze del decreto fiscale contenevano forti riduzioni dei valori contabili ai fini del calcolo dell’imposta e che l’azione dei Comuni unitamente ad ANCI e a IFEL ha portato ad una positiva modifica del testo.
Infine è positivo l’inserimento al comma 1 del decreto fiscale del concetto che l’IMPi sostituirà ogni altro tributo locale, quasi a confermare l’assoggettabilità al tributo per le piattaforme.
Finalmente il Governo ha affrontato e chiarito la vicenda IMU da piattaforme marine. Dopo anni si è stabilito in modo chiaro cosa e come dovranno versare, sciogliendo tutta una serie di interpretazioni. Ora restiamo in attesa dei nuovi sviluppi legati ai decreti attuativi. Ricordiamo che il Comune di Crotone ha incassato da ENI “attraverso una transazione” sedici milioni di euro di ICI-IMU e non si capisce bene in quale parte del bilancio sono stati inseriti e con quale finalità.