Sabato 21 dicembre 2019 presso il teatro Alikia, la scuola dell’infanzia “Il Bosco Incantato” ha messo in atto “Nativity”, la natività di Gesù. La recita di Natale rappresenta da sempre un’occasione di crescita, di scambio e vuole trasmettere emozioni tra alunni, insegnanti e famiglie. Questo è stato il punto di partenza della direttrice Filomena Cozza che, nel definire questa rappresentazione, si è basata sulle parole del Papa: il mistero del Natale non deve ruotare intorno ai regali o ai beni materiali ma alla nascita di Gesù. La tradizione del presepe è un mirabile segno che suscita stupore e meraviglia, e che quindi non deve perdersi.
Questi sono i motivi che hanno spinto tutto lo staff e i bambini del “Bosco Incantato” a rappresentare un vero e proprio presepe vivente partendo dai segni che lo compongono, fondamentali per la vita del cristiano. In primo luogo il contesto del cielo stellato, rappresentato dai bambini vestiti da stelline, anche se la notte circonda la nostra vita, Dio non ci lascia mai soli. In “Nativity” molta importanza è stata data ai pastori, i primi testimoni, i più umili e i più poveri che hanno saputo cogliere l’avvenimento dell’incarnazione. Particolarmente toccante è stato il definirsi del cuore del presepe, con la stalla, Giuseppe, Maria e Gesù. È stato spiegato molto bene il grande mistero che ha coinvolto Maria quando Dio ha bussato alla porta del suo cuore immacolato. Altro personaggio fondamentale è stato Giuseppe che ha trasmesso molto bene la sua parte di padre e custode della sacra famiglia. L’arrivo dei Re Magi, 3 ricchi sapienti ha significato come essi non si siano scandalizzati davanti alla povertà dell’ambiente anzi hanno adorato il re bambino esaltando gli umili. Non solo il loro mettersi in cammino per cercare Dio ci invita a fare altrettanto solo così potremmo incontrarlo. I bambini e le maestre del Bosco Incantato ci invitano, quindi, a non strumentalizzare il presepe poiché in esso vi è la tenerezza di Dio e a sentire e toccare quella povertà che Gesù ha scelto per venire in mezzo a noi.