E’ iniziato mercoledi 22 gennaio dinanzi alla Corte di Assise del Tribunale di Pesaro, il processo a carico dei quattro calabresi, due originari del crotonese e in particolare di Melissa, ma da anni residenti a Pesaro, i fratelli Franco Deluca di 41 anni e Nino Deluca di 29 anni, e gli altri due di origine cosentina, di Cetraro, Dante Lanza di 34 anni e Massimiliano Caiazza di 28 anni, entrambi residenti nel bolognese. I quattro calabresi vengono accusati di aver assassinato nella notte tra il 16 e 17 marzo dello scorso anno, il settantaquattrenne Sesto Grilli di San Lorenzo in Campo. Il pensionato che viveva da solo, sarebbe stato vittima di questo efferato omicidio, che secondo la ricostruzione della Procura di Pesaro, sarebbe avvenuto nel corso di una rapina. La vittima sarebbe stata dapprima immobilizzata, imbavagliata e poi oggetto di un feroce pestaggio da parte degli aggressori per farsi dire dove erano custoditi i soldi all’interno dell’appartamento. Ad incastrare i quattro calabresi al momento sarebbero alcune telefonate avvenute con la vittima prima dell’omicidio e delle impronte rinvenute sul corpo della vittima, che molto probabilmente sarebbero riconducibile a due dei quattro imputati. Le indagini riguardanti la rapina sfociata nell’omicidio sono state condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Pesaro e dai Ris di Roma.
Mercoledi 22 gennaio nella prima udienza, il collegio difensivo costituito dagli avvocati Giovanni Mauro, Antonio Comberiati, Gregorio Viscomi e Tiziano Saporito, ha sollevato una serie di eccezioni preliminari, molte delle quali sono state accolte dalla Corte di Assise e hanno riguardato l’acquisizione di atti di indagine che l’accusa, rappresentata dalla Pm Dott.ssa Maria Teresa Fucci, intendeva acquisire al fascicolo del dibattimento.
La Corte di Assise di Pesaro ha predisposto un corposo calendario di udienza e con molta probabilità il processo si concluderà entro la prossima estate.