Nata in Germania, a Francoforte sul Meno, il 12 giugno 1929, la ragazzina ebrea Anna Frank è divenuta il simbolo delle vittime innocenti della Shoah. Negli anni Trenta la sua famiglia è costretta a lasciare la Germania per sfuggire alle persecuzioni del nazismo e il padre Otto avvia un’attività imprenditoriale in Olanda, ad Amsterdam. Il 6 luglio 1942 Anna e i suoi cari entrano in clandestinità. Lei, i genitori e la sorella Margot, con la famiglia di un dipendente del padre, anch’egli ebreo, si nascondono in un alloggio segreto ricavato nel retro dei locali che ospitano la ditta di Otto Frank. La giovanissima Anna, costretta a vivere rinchiusa, trova conforto tenendo un diario. Per due anni parla di sé, racconta i suoi turbamenti, scrive brevi racconti. Ma il 4 agosto 1944 i clandestini vengono scoperti e arrestati dai nazisti. Deportata nei lager di Auschwitz e poi di Bergen Belsen, Anna muore di tifo nel marzo 1945.
Il Diario di Anna Frank è stato inserito nel Registro della Memoria del Mondo, creato nel 1997 dall’Unesco per raccogliere e proteggere dall’oblio quei documenti di interesse universale che fanno parte della memoria del mondo, riflettendo le diversità di popoli e culture. Questa la motivazione con cui l’Unesco ha dichiarato il Diario di Anna Frank patrimonio dell’umanità: “Il Diario di Anna Frank racconta la vita quotidiana in Olanda durante la Seconda guerra mondiale attraverso gli occhi di una ragazza adolescente e mostra l’impatto che ebbe l’occupazione nazista.
L’idea del Rotary Club Cirò di proporre lo spettacolo “Io Anna Frank” nasce dalla consapevolezza che il racconto della vita di Anna, rivissuto attraverso le pagine del suo diario, sia un momento di profonda riflessione ed è straordinario perché, “…Cominci la visione con l’angoscia di chi conosce già l’epilogo…” In questo periodo di aberrazioni populiste sull’apologia nazista e fascista la tematica sembra sempre più preminente da affrontare. l’Istituto Omnicomprensivo L.Lilio di Cirò con il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Ferrarelli ha supportato questo progetto rotariano ed ha partecipato con il Liceo Scientifico. Un ringraziamento sentito è rivolto a tutti i docenti, in particolare alla Prof.ssa Rosaria Frustillo che ha coordinato le fasi organizzative. Con l’ausilio di voci narranti, effetti sonori e visivi, i ragazzi, numerosi, sono stati condotti a vivere una realtà abbastanza simile a quella che per lunghi mesi ha affrontato quotidianamente la famiglia Frank, nei suoi aspetti claustrofobici, aberranti, ma anche buffi e ludici, divenuti normali nel clima disperato e grottesco di quegli anni. L’Alloggio Segreto non è stato descritto o rappresentato, non c’è stata distanza fra attori e spettatori. Il mondo interiore – ed esteriore – di Anna ha preso vita grazie a coloro che l’hanno ascoltata; e hanno visto attraverso i suoi occhi uno scorcio della realtà che ha vissuto. Interessante il dibattito che è seguito al termine della rappresentazione, in cui i ragazzi hanno dimostrato interesse e curiosità. Si sono complimentati con gli attori per la trasposizione teatrale di un genere letterario non facile da rappresentare.
Grandiosi gli attori: Fabiola Arculeo, Renato Bica e Marzia Coniglio, regia di Francesco Lambri. Supporto tecnico di Giuseppe Virgilio e Massimiliano Errante.
Il Presidente del Rotary Club Cirò, Giuseppina De Novara, si dice soddisfatta del lavoro svolto dal suo Club che in pochi mesi di vita ha già dimostrato di voler “Servire” secondo gli ideali rotariani il territorio in cui opera il Club. Con questo ultimo evento il Rotary Cirò contribuisce anche alla raccolta fondi per la realizzazione di progetti umanitarie del Rotary International come la PolioPlus. All’inizio dello spettacolo teatrale sono stati proiettati filmati sull’attività rotariana nel mondo che hanno destato meraviglia e commozione nel giovane pubblico che non conosceva l’operato del Rotary. Hanno poi preso la parola per un saluto il Sindaco di Cirò l’avv. Francesco Paletta, il Parroco Don Matteo Giacobbe nonché socio onorario del Club e per il Liceo Scientifico la prof.ssa Madera.