Importante evento del “Centro Studi Akhenaton” di Roma , dal tema “La Cavalleria nell’era Contemporanea – Un esempio si umanità”, tenuto sabato 29 febbraio scorso, presso la sala convegno dell’Hotel Villa Eur Parco dei Pini, durante il quale è stato presentato il libro dell’eroe melissese e crotonese (Una Storia Nascosta) “Claudino Crea internato ad Amburgo” di Elio Cortese, (con tutti i diritti riservati al figlio Giuseppe Crea). A introdurre i lavori e stato il prof. Gaetano D’Onofrio, seguito dai saluti di benvenuto dell’avv. Emanuela Fancelli, presidente Akhenaton, che ha, tra l’altro, ringraziato per la sua presenza la famiglia Crea. La presentazione del libro è stata onorata dall’intervento del famoso prof. Stelio Venceslai, giurista, revisore dei conti, funzionario ENI e docente universitario, il quale ha svolto gran parte della sua carriera professionale nell’ambito dell’amministrazione dello Stato, Direttore Generale di un’Agenzia delle Nazioni Unite per l’informatica. Attualmente si interessa di ricerche storico-filosofiche, con particolare riferimento al Medioevo. Il prof. Venceslai, ha raccontato con attenzione l’importanza di questo uomo eccezionale, elencandone i seguenti pregi: ha ritardato la sua partenza di un anno per la guerra, perché essendo un tecnico elettricista, il suo lavoro è servito nello stabilimento della “Società Pertusola” per tramutare la produzione di zinco in armi belliche; la sua intelligenza di radio – telegrafista l’ha dimostrata, anche, in Albania nel ricevere e trasmettere il bollettino di guerra; la sua umanità nel dividere il poco rancio con dei bambini albanesi (tutto documentato con foto); ha rinunciato a diventare partigiano e accettare la deportazione; ha detto no all’adesione alla RSI nei campi di concentramento; la fortuna di essere un buon elettricista gli ha consentito di accattivarsi le simpatie delle guardie che l’accompagnavano la mattina nel proprio lavoro, nei campi di concentramento; il suo eroismo nel rischiare la propria vita per salvare quella degli altri; il suo altruismo lo ha dimostrato quando, dal proprio campo a quello delle donne, che era difronte al suo, ha lanciato una mela a una donna polacca, cosa che ripetè Sami Modiano, un altro deportato, però nel Campo di Auschwitz lanciando un pezzo di pane alla sorella, la quale lo rimandò indietro dicendogli che a lei non serviva, perché nel pomeriggio la portavano nella camera a gas, per poi incenerirla, nei forni crematori.
In ultimo è stato ricordato l’incontro con Giovanni Giuseppe Criscuolo, della sera del 24 dicembre 1944 alle ore 17.00, vigilia del “Santo Natale”, quando si ritrovarono nel campo di concentramento e gli salvò la vita, dandogli da mangiare e il giorno dopo, per il Santo Natale gli porto maglie e calze di lana, per non farlo morire dal freddo, dopo mesi si lasciarono e si promisero che, se si sarebbero salvati, dovevano andare al Santuario a ringraziare la Madonna di Capocolonna. Questa promessa si è realizzata quando un giorno, a loro insaputa, si sono trovati insieme il quel Santuario. A concludere l’evento, con i saluti e i ringraziamenti, è stato il presidente Onorario della Akhenaton avv. Llorenc Lluell. Alla fine dell’incontro, dal presidente dell’Akhenaton, è stata consegnata una targa di merito alla memoria di Claudino Crea, con una dedica molto toccante “La Centro Studi Akhenaton ringrazia Claudino Crea esempio di Umanità”. Quando l’attestato è stato consegnato ai suoi familiari, il Cav. Uff. Giuseppe Crea, ha ringraziato il presidente dell’Akhenaton avv. Emanuela Fancelli, mentre tutti i presenti si sono alzati in piedi per un calorosa standing ovation. Il presidente dell’Akhenaton ha, pure, rilasciato un attestato di merito a tutti i partecipanti. L’evento è stato trasmesso in diretta dal direttore Marco Gollinelli della “Radio centro musica”, che alla fine ha intervistato il figlio di Claudino Crea, Cav. Uff. Giuseppe.