“Tutti morimmo a stento / ingoiando l’ultima voce”. Non impiccati, come nella ballata di François Villon riscritta da De Andrè. Ma quel soffocare è il pensiero che più ci devasta, di tutti i nostri morti. E assieme a quello, le bare di legno ormai allineate nei saloni, nei capannoni, nelle chiese di
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