La quaglia è un galliforme della famiglia dei Phasanidae (nome scientifico: Coturnix coturnix) del tutto speciale, unica specie appartenente a questo ordine a migrare nel continente africano durante l’inverno. Presente nelle nostre pianure e nelle zone collinari, è però difficile da individuare grazie al piumaggio perfettamente mimetico e alla sua tendenza a fuggire al minimo rumore, spostandosi velocemente sulle zampe. La forma è tondeggiante, la coda molto corta e le ali lunghe, adatte ad affrontare i lunghi spostamenti migratori. La Quaglia predilige la pianura o al limite la collina e si stabilisce in aree coltivate a cereali, soprattutto frumento e segala. Inoltre non sopporta i climi estremi: fugge dal troppo caldo, dal troppo freddo, dall’aridità e dell’umidità eccessiva. Per nidificare necessita di ambienti aperti, pianeggianti o in moderata pendenza. I nidi in genere sono leggermente scavati nel terreno dei campi e contengono fino a quattordici uova, che vengono covate per una ventina di giorni. I piccoli crescono in fretta: presto con l’aiuto della madre imparano a trovare il cibo da soli. Entro la sesta settimana sono del tutto sviluppati e autonomi.
Nonostante il citato volatile sia protetto dalla Direttiva nr. 2009/147/CE del Parlamento Europeo del 30 novembre 2009 in Italia, come ogni anno, giorni 21 inizia la stagione venatoria e con essa la mattanza di questo particolare e curioso volatile. I bracconieri, per addivenire con facilità alla cattura del pennuto, utilizzano qualsiasi mezzo specie quello illegale quale il richiamo elettromagnetico. Questo apparecchio, viene posizionato nelle pianure dalle ore 22:00 alle ore 06:00 quindi nell’arco della notte, emana il canto del volatile, il quale udendolo si annida proprio nella zona ove i bracconieri hanno posizionato l’apparecchio. Il gioco è fatto in quanto la mattina verso le ore 07:00 in quella zona puntualmente arrivano i malavitosi iniziando a sparare a destra e a manca uccidendo l’incolpevole volatile. L’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente “Anpana” della Regione Calabria, da sempre attenta a questa tematica con i propri Soci Operatori “Guardie”, in questo periodo, hanno potenziato i controlli sul territorio, mettendo in campo una serie d’interventi a rotazione affinché siano rispettate le regole imposte dalla legge nazionale 157/92 sulle norme per la tutela della fauna selvatica e la gestione programmata dell’esercizio venatorio. Questi servizi di prevenzione hanno permesso di individuare e sequestrare 4 richiami elettromagnetici tutti emanavano il canto della quaglia ed alimentati con una batteria per veicoli. Questi sequestri, a caccia ancora chiusa, mettono in risalto l’accanimento dei bracconieri nei confronti del volatile. Il personale dell’Anpana hanno pertanto segnalato con la relativa informativa di reato, per ora a carico di ignoti, alla competente Procura della Repubblica di Crotone che ha immediatamente convalidato il sequestro. Sono in corso, comunque, le indagini dirette all’individuazione dei responsabili di tale attività venatoria illegale.