Nella notte tra il 28 e il 29 agosto l’auto ‘storica’ Renault 5, parcheggiata in via Taverna davanti al magazzino dove l’imprenditrice Semeraro Caterina detiene cani che seguono cure mediche in post degenza ambulatoriale e in recupero delle forze, è andata in fiamme. “Alcuni cittadini non tollerano tale presenza – ci ha dichiarato la Caterina Semeraro – sono stata chiamata presso la mia abitazione a Cirò Marina alle 2 di notte da una pattuglia dei carabinieri che mi informava della totale carbonizzazione dell’auto, regalo del mio caro papà, ha aggiunto e continuando ha ancora affermato che l’atto sia dovuto alla mi attività sul randagismo nel nostro paese per il quale l’associazione che dirigo ha ottenuto nonostante mille avversità, ottimi risultati con circa 150 adozioni in nemmeno di un anno di attività con il solo lavoro di totale volontariato e nessun aiuto economico. Il Comune ci ha sempre sostenuto e appoggiato, anche se non economicamente, comprendendo il nostro sacrificio e senso di amore e sensibilità nei confronti di essere viventi, indifesi. In effetti, come la stessa ci ha dichiarato, già da tempo abbiamo ricevuto diversi piccoli danneggiamenti e atti di intolleranza per la nostra attività”.
“Quando qualcuno non ha il coraggio e sente l’impotenza di potere dialogare democraticamente, o non vuole e può comprendere le ragioni dell’altro, ecco che la strada che si sceglie è quella della sopraffazione, della viltà, del dileggio o addirittura, come in questo caso, della vigliaccheria e del danneggiamento della proprietà e della libertà altrui. L’episodio che questa volta ha vista coinvolta l’imprenditrice, Caterina Semeraro, catanzarese, trapiantata a Cirò Marina con l’imprenditore Malena Cataldo, dopo le nozze, dedita, lavoro e famiglia a parte, alla cura e tutela dei cani, propositrice della creazione di un’oasi canina per la quale ha avviato una serie di contatti e proposte progettuali allo stesso Comune di Cirò Marina, sicuramente legato a questa sua idea e “passione”, ieri notte appunto, è stata oggetto di un vile attentato che ha mandato a fuoco la sua “storica Renault 5”, con la quale si recava giorno e notte per assistere i suoi “amati fedeli”. Un episodio che ancora una volta, bisogna dirlo, mette in cattiva luce l’intera comunità e mortifica il lavoro e l’impegno di chi, come lei e tanti altri, lavorano e si impegnano. Lo stesso Sindaco, Roberto Siciliani, appresa la notizia, sollecitamente, ha espresso con una sua nota tale disagio. “Ho appreso con grande sconcerto la notizia dell’odioso e vile gesto dell’incendio perpetrato ai danni della tua macchina, gesto che condanno con estrema fermezza. E’ un atto gravissimo che va a colpire, oltre alla serenità e dignità personali, anche la tranquillità di un’intera popolazione, spero che la risposta delle autorità sia durissima, assicurando alla giustizia gli esecutori di un’azione così indegna”. Da qui l’invito a non demordere e continuare con il suo consueto e amorevole impegno per gli animali. Negli anni, purtroppo certi episodi delittuosi hanno colpito altri imprenditori e cittadini impegnati, l’augurio e che questi delinquenti, possano essere colpiti, se non dalla giustizia umana, da quella divina.