Incenerite, annerite e sporche di sigarette così si presentano alcune finestre di un importante ospedale di Crotone, davanti l’ingresso d’attesa dei reparti. Un’abitudine incivile, poco rispettoso delle leggi in vigore. Come si può pensare che si possa fumare in una struttura come un ospedale, l’inciviltà di alcune persone è davvero incredibile incuranti delle leggi in questioni. Probabilmente a nulla sono servite le ovvie disapprovazioni dei vigilanti verso coloro che calpestano le norme contro il fumo, visto il numero sempre crescente di mozziconi di sigarette disseminate sui davanzali delle finestre.
Proprio in questi giorni una ditta sta provvedendo a ripristinare questi spazi anneriti dalla cenere lasciata dalla sigarette abbandonate. Ma fino a quando le finestre e l’ambiente si conserveranno puliti, se l’incivile è sempre dietro la porta? Il consumo di tabacco costituisce tuttora il più importante fattore di rischio e l’epidemia del tabacco è una delle più grandi minacce per la salute pubblica che il mondo abbia mai affrontato. Secondo i dati dell’OMS, il fumo uccide quasi 6 milioni di persone all’anno, di cui oltre 5 milioni sono fumatori o ex fumatori e più di 600.000 sono non fumatori esposti a fumo passivo. E se si tratta come in questo caso di un ospedale, il fumo passivo attaccherà non solo medici e infermieri ma soprattutto gli ammalati indifesi. Nonostante le evidenze scientifiche oramai consolidate relativamente ai danni correlati al fumo, sia attivo che passivo, in Italia, su 52 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, i fumatori sono circa 11,6 milioni (22,3%) di cui 7,1 milioni di uomini (28,4%) e 4,5 milioni di donne e si stima che ogni anno nel nostro Paese muoiano dalle 70.000 alle 80.000 persone per malattie fumo-correlate. Le morti e le malattie fumo-correlate, tuttavia, sono prevedibili e prevenibili, quindi smettiamo di fumare e rispettiamo i luoghi chiusi, specialmente gli ospedali.
Come si può pensare che si possa fumare in una struttura come un ospedale, l’inciviltà di alcune persone è davvero incredibile incuranti delle leggi in questioni. Probabilmente a nulla sono servite le ovvie disapprovazioni dei vigilanti verso coloro che calpestano le norme contro il fumo, visto il numero sempre crescente di mozziconi di sigarette disseminate sui davanzali delle finestre. Proprio in questi giorni una ditta sta provvedendo a ripristinare questi spazi anneriti dalla cenere lasciata dalla sigarette abbandonate. Ma fino a quando le finestre e l’ambiente si conserveranno puliti, se l’incivile è sempre dietro la porta?
Avete capito che bisogna finirla di prendersela sempre con qualcun’altro e riconoscere che se le cose stanno come stanno è colpa dell’inciviltà e dell’arroganza della maggior parte di noi ?
In questo caso non è possibile prendersela – come di solito facciamo – nè con la politica nè con le istituzioni: è un banale caso di – diffusa ed imperversante – inciviltà.
Negli ospedali è proibito fumare, per cui non ci sono alibi: i tanti che hanno fumato in quel luogo, lasciando lì i loro mozziconi, non meritano neppure di averlo un ospedale.