Il Movimento per la Difesa dei Diritti dei Cittadini esprime alcune considerazioni sulla funzionalità del Presidio Ospedaliero, condivise da alcune Associazioni e da un gran numero di Cittadini. E’ utile tenere presente che Crotone si trova a circa 60 Km da Catanzaro, che è la città di riferimento sanitario più vicina a cui rivolgersi in caso di necessità. È altresì noto che la statale 106 che collega le due città, non è velocemente percorribile e occorrono circa 90 minuti, traffico permettendo, per raggiungere l’Ospedale. Ciò nonostante assistiamo inermi alla demolizione sia strutturale che professionale del nostro presidio ospedaliero e delle “eccellenze” che vantava sino a qualche anno fa.
I parti ‘fuori sede’
Avevamo infatti un eccellente reparto di Neonatologia, funzionale ad oltre 1500 parti per anno, con la TIN (terapia intensiva neonatale) con 10 culle che sono state ridotte a due e con professionisti sanitari (medici ed infermieri) seri, impegnati e molto efficienti. Si è voluto accorpare, per necessità di risparmio, il suddetto reparto con la Pediatria, pensando che una breve pratica quotidiana o un probabile corso di aggiornamento potesse essere sufficiente per poter sostituire un neonatologo con un pediatra e viceversa. Adesso molte madri vanno a partorire fuori sede, a volte anche fuori regione, con grande disagio per intere famiglie e incremento della spesa sia individuale che collettiva.
Reparto di Nefrologia accorpato all’Oncologia
Altro reparto eccellente dell’ospedale di Crotone era la Nefrologia e Dialisi, con 35 anni di storia, fiore all’occhiello in Calabria e non solo. Anche qui sono avvenute divisioni e accorpamenti irrazionali: esiste adesso un reparto di Dialisi con il suo Direttore, ma il reparto di Nefrologia è stato accorpato funzionalmente con l’Oncologia, che ha un altro Direttore. Dialisi e Nefrologia condividono la guardia medica con l’Oncologia, mentre la Nefrologia e l’Oncologia condividono l’assistenza infermieristica. Anche in questo caso, per necessità di risparmio, si è pensato, in tempi brevi, di poter sostituire un oncologo con un nefrologo e viceversa.
Medici minacciati di denunce
I cambiamenti logistici di cui sopra pare siano avvenuti senza tener conto del parere dei responsabili medici dei reparti che probabilmente sono più consapevoli delle esigenze dei pazienti nefropatici e della loro fragilità fisica e psichica. I medici vivono sotto continue minacce di denunce ed è chiaro che non svolgono serenamente il loro lavoro. Grazie al piano di rientro i medici che vanno in pensione non vengono sostituiti: in nefrologia quattro medici sono andati in pensioni, si può immaginare come quelli rimasti operano sotto stress, con carichi di lavoro enormi. Gli ascensori utilizzati per gli operandi/ati sono anche adoperati per altre funzioni e il passaggio delle barelle coincide con la sala d’attesa della Rianimazione e del reparto di Otorino. C’è stato un periodo in cui gli OSS strutturati erano 11 in tutto il nosocomio! Mentre questo accadeva a Crotone le Istituzioni Sanitarie Regionali ritenevano opportuno creare un nuovo reparto di Nefrologia in altra sede, con un minor numero di requisiti.
I ricoveri in Oculistica e Otorino spariti
Sono stati eliminati i ricoveri in reparti come Oculistica e Otorino con una conseguente maggiore emigrazione sanitaria. A proposito di risparmio! Se poi a questo, e a tanto altro ancora, come ad es. il taglio dei posti letto e delle risorse per la Sanità, si aggiunge che non c’è stato un contestuale potenziamento dei servizi del territorio, è evidente che il sistema sanitario crotonese fa acqua da tutte le parti. Attualmente nell’ospedale ci sono lavori di ristrutturazione; nella U.O. di Medicina Generale stanno creando stanze di degenza: una da cinque p.l. e quattro da quattro p.l., naturalmente senza bagno. Questo vuol dire che le ristrutturazioni vengono attuate senza sentire le esigenze del Direttore di Reparto e senza tener conto delle normative vigenti in materia. Direttori di U.O. chiedono con insistenza di poter utilizzare un amministrativo di reparto per accogliere in modo adeguato le pazienti e per dare loro le informazioni necessarie. A Crotone, anche dopo interventi chirurgici importanti, pare che non sempre venga applicata con efficacia la terapia analgesica. Forse per mancanza di mezzi economici? Tutto questo sfascio sanitario non è avvenuto solo negli ultimi tempi: il ritmo con cui sono stati sostituiti Direttori generali e Commissari (18 in circa 20 anni) tutti esterni, ha certamente penalizzato l’Ospedale che, nel corso degli anni, ha perso quote di qualità. Probabilmente questo è avvenuto anche perché il periodo dell’incarico è stato così breve da rendere impossibile la realizzazione di piani di ampia portata. Come diceva un noto uomo politico italiano “ è peccato pensar male ma spesso si indovina”: si è forse pensato agli Ospedali come bacini da utilizzare per sistemare gli amici e parenti? senza tener conto dei meriti e delle competenze, dove i più vicini al politico di turno potevano occupare posti e poltrone prestigiose? I tagli lineari perpetrati all’ASP sono stati nefasti!
La fiducia nella sanita’ ormai è persa
Quando hanno deciso che l’Ospedale di Crotone doveva essere declassato a Spoke, non si è tenuto conto che questo era l’unico che avrebbe dovuto servire una popolazione di circa 200.000 utenti, che si trovava a notevole distanza da quelli di Catanzaro e Cosenza, e che le comunicazioni viarie e ferroviarie erano altamente inadeguate. I Cittadini crotonesi perdono continuamente fiducia nella Sanità locale e conseguentemente sono ripresi i viaggi della “speranza”, non solo verso il Centro-Nord, ma anche verso strutture sanitarie della Regione ed a volte anche solo per indagini diagnostiche. Le lunghe liste di attesa portano i Cittadini, nel migliore dei casi, a favorire i servizi sanitari privati, con conseguente impoverimento delle risorse a favore del pubblico, ma sempre più spesso, per mancanza di risorse finanziarie, rinunciano alle visite specialistiche e ad esami di laboratorio e quindi alle cure. Un grido di allarme viene anche dai parroci che constatano quotidianamente situazioni di degrado e di miseria, in cui la salute diventa solo un optional.
Le domande
Noi Cittadini chiediamo: come vengono spese le risorse finanziarie della nostra azienda sanitaria? In quale proporzione vengono distribuite le risorse tra il settore amministrativo e il settore puramente sanitario? Quale proporzione esiste tra dipendenti sanitari e dipendenti amministrativi? Come mai non si approfondisce per quale motivo l’acquisto di un apparecchio sanitario o altro è molto più costoso nella nostra azienda rispetto a quelle del Nord? Perché ancora non si considera la possibilità di fare marcia indietro sul federalismo sanitario visto che è stato così devastante per alcune regioni e non consente a tutti i Cittadini italiani di poter usufruire degli stessi servizi sanitari? Ed altro ancora potremmo chiedere!
Il Movimento per la Difesa dei Diritti dei Cittadini
Il fatto che dovesse essere smantellato l’Ospedale di Crotone è a conoscenza di tutti da qualche anno a questa parte;inoltre il fatto che sia stato ristrutturato e munito di ”cappotto”all’esterno,evidentemente si è voluto proteggere dal ”gelo” ora incombe sulla struttura.Con la spesa effettuata si è contribuito al deficit sanitario calabrese ed ora peggiora quella sanità di cui ogni italiano ha diritto.
Politici…. mi fate… pena, vergognatevi !!! Se avete ancora un po’ di dignità…. cercate con serietà di risollevare la più bella terra del mondo.