Gli uomini del Corpo forestale dello Stato, all’alba di qualche giorno fa, hanno sorpreso un uomo con una rete per l’uccellagione montata per l’uso nel territorio di Cirò Marina. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per uccellagione, attività non consentita dalla legge sulla protezione della fauna e il prelievo venatorio. La pattuglia del Corpo forestale dello Stato in servizio per il controllo del territorio ha individuato la rete per l’uccellagione già montata, completa degli accessori, nel giardino di un’abitazione. Il presunto responsabile, verosimilmente, dal balcone di casa, riusciva tramite l’ausilio di una lunga corda ad azionare la rete per catturare gli uccelli, facendo uso di un binocolo per individuare gli sfortunati pennuti.
In prossimità della rete sono state rinvenute penne di cardellini, alcune gabbiette metalliche rifornite di becchime per uccelli e altri accessori. L’intervento mirato degli uomini del Corpo forestale dello Stato ha consentito di bloccare un’attività non consentita dalla legge 157/1992 sulla protezione della fauna omeoterma e il prelievo venatorio. Il presunto responsabile, E.P. un uomo residente nel Napoletano dell’età di 54 anni, è stato segnalato alla Procura della Repubblica per il reato di uccellagione. È stata sequestrata la rete, anche per impedire che il reato potesse protrarsi ulteriormente. Il sequestro è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria. L’intervento eseguito dai forestali ha consentito di porre freno ad un’attività illecita volta a catturare uccelli inermi, resi sempre più rari dalla sfrenata passione venatoria. Nei giorni seguenti, in concomitanza dell’apertura della stagione venatoria, saranno effettuati ulteriori controlli.