“Prevenzione in Comunità. Walk out, meet, be!” il progetto regionale avente la Regione Calabria come ente committente, l’ASP di Crotone come ente gestore e C.R.E.A. Calabria (Coordinamento Regionale degli Enti Accreditati) ente esecutore, non poteva non essere presente anche a Cirò Marina, dove, il Cast Onlus, oramai da anni è impegnato con la sua comunità residenziale per il recupero delle tossicodipendenze. Sabato, nel tardo pomeriggio, i suoi “ospiti” guidati da Luigi Barletta, capo area del progetto hanno predisposto un gazebo informativo e divulgativo sul tema. Il C.R.E.A. Calabria è un’Associazione di Promozione Sociale che ha lo scopo di riunire e coordinare i Gruppi, le Comunità, le Associazioni, le Cooperative, in regime di accreditamento, aventi sede operativa nel territorio della Regione Calabria e operanti nel settore delle dipendenze patologiche. Attualmente il C.R.E.A. Calabria è il coordinamento regionale di n. 17 comunità terapeutiche accreditate, così dislocate nella Regione Calabria: n. 4 nella provincia di Crotone, n. 3 nella provincia di Cosenza, n. 3 nella provincia di Reggio Calabria e n. 7 nella provincia di Catanzaro.
Tale progetto, che vede la collaborazione di ben quindici comunità sparse sul territorio delle province calabresi, si inserisce nell’ambito degli interventi di prevenzione universale rivolti ai giovani, e prevede la predisposizione di attività di aggancio svolte direttamente nei luoghi dell’ aggregazione informale dei giovani. L’esperienza vuole sperimentare una pratica modalità di “approccio di strada”, attraverso il coinvolgimento delle Comunità Terapeutiche in attività di informazione, sensibilizzazione e aggancio, svolto direttamente nei luoghi dell’aggregazione informale dei giovani. Sostanzialmente le dimensioni operative che compongono il progetto sono due: la prima riguarderà una serie di azioni legate all’approccio ed all’informazione dei giovani mediante la realizzazione di eventi (o l’affiancamento ad eventi già programmati) e la somministrazione di un questionario; la seconda sarà funzionale alla strutturazione di un identikit delle abitudini, attraverso l’elaborazione e l’analisi delle informazioni raccolte. Scopo dell’iniziativa è la prevenzione, che passa necessaria, ente dalla informazione e dalla conoscenza diretta del problema social che spesso è legato a retaggi di cattiva informazione e superficiale. Quindi, meglio prevenire che curare, sembrerebbe questo il messaggio che l’iniziativa, la prima sul nostro territorio, ha voluto mettere in atto. Molti i giovani che si sono intrattenuti con gli “ospiti” e con i responsabili del Cast, ma anche qualche non più giovane e adulto. Sono stati somministrati duecento questionari e regalati oltre duecento gaget. Il che sta a significare che il tema tocca tutti, i giovani in primis e poi gli adulti. Si torna quindi a lavorare per la prevenzione e l’informazione sulle strade, dove si può intercettare il malessere dei giovani per cercare di spiegare e prevenire.