CATANZARO – Confrontarsi con le altre realtà laboratoristiche italiane per verificare l’affidabilità delle tecniche di misura di alcuni inquinanti presenti nell’aria. E’ questo l’obiettivo del circuito di interconfronto “Ispra IC023” al quale ha partecipato l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) dal 21 al 25 maggio scorsi nei Laboratori di riferimento europeo per l’inquinamento atmosferico (JRC-ERLAP) di Ispra in provincia di Varese. La Dr.ssa Claudia Tuoto, dirigente del Servizio tematico Aria del Dipartimento provinciale di Cosenza e referente Arpacal per questo circuito di interconfronto, ha individuato i tecnici Dr.ssa Marianna Caravita, in servizio al Tematico Aria del Dipartimento di Cosenza, ed il Dott. Pasquale Crea, del tematico Aria del Dipartimento di Reggio Calabria, quali rappresentanti dell’Arpacal per l’importante momento di confronto scientifico che ha coinvolto 15 Agenzie ambientali italiane. Lo scopo principale di tale Interconfronto è quello di fornire ai partecipanti strumenti obbiettivi per la determinazione delle grandezze richieste e la dimostrazione di affidabilità dei dati di misura da essi prodotti confrontandosi con le prestazioni fornite dagli altri partecipanti ed evidenziando eventuali carenze strumentali o procedurali. L’organizzazioni di interconfronti di questo tipo deriva dalla necessità di ottemperare a quanto previsto dal D.Lgs. 13 agosto 2010 n.155 di attuazione della Direttiva 2008/50/CE che obbliga le istituzioni che gestiscono le reti di monitoraggio a partecipare a programmi di garanzia della qualità a livello nazionale. Al Circuito hanno partecipato 15 ARPA/APPA e il laboratorio di ISPRA condividendo il know-how e verificando le procedure di QA/QC utilizzate per assicurare la qualità dei risultati di misura. Questo Interconfronto si è svolto presso la sede del Laboratori di Riferimento Europeo per l’Inquinamento Atmosferico (JRC-ERLAP) di Ispra (VA).
Oggetto del Confronto sono state le misure della concentrazione media semioraria di NO-NO2 e O3 con analizzatori automatici in continuo che utilizzano metodi di riferimento o metodi certificati equivalenti ai sensi dell’Allegato VI del D.Lgs. 13 agosto 2010 n.155. I campioni di prova erano costituiti da miscele gassose di prova contenenti gli inquinanti oggetto dello studio a cinque diversi valori di concentrazione incognite, per ogni contrazione incognita la miscela gassosa veniva erogata per almeno due ore in continuo secondo uno schema delle sequenze analitiche stabilito dai laboratori di riferimento. Alcune delle RUN di misura sono state effettuate con miscele gassose contenenti i gas di misura in combinazione con interferenti al fine di verificare la conformità degli analizzatori ai requisiti delle norme EN. Durante le attività in laboratorio sono state effettuate una serie di prove da parte del laboratorio di riferimento per constatare l’effettiva attendibilità delle misure degli strumenti delle diverse ARPA/APPA partecipanti, tramite Robin Test e controllo esterno delle bombole di calibrazione introdotte da ciascun partecipante per espletare le procedure di calibrazione. Alle attività di laboratorio seguirà la fase di elaborazione dei dati che ciascun laboratorio è tenuto a trasmettere a ISPRA entro il 30 giugno 2012 mediante una scheda dei risultati corredati dei valori di incertezza statistica e la descrizione della modalità di valutazione dell’incertezza associata.