Non si può mai restare indifferenti davanti alle proteste dei cittadini, soprattutto se questi chiedono l’erogazione di servizi necessari affinché il loro paese possa continuare a vivere una normalità ormai compromessa da scelte non condivisibili. Ieri, senza nemmeno fornire una comunicazione, l’ufficio postale di Pagliarelle è rimasto chiuso creando notevoli disagi alla popolazione. La chiusura dell’ufficio postale di Pagliarelle è solo l’ultimo atto che ha giustamente fatto indignare i cittadini della Frazione che si sono organizzati manifestando tutto il loro dissenso verso una decisione che influisce, ancora una volta, in maniera negativa, col taglio dei servizi, sulla qualità della vita a Pagliarelle. Non è questo, infatti, l’unico “taglio” subito dalla Frazione: non molto tempo fa gli abitanti hanno anche dovuto sopportare la chiusura del presidio della Croce rossa, che garantiva sia un primo intervento in campo sanitario sia l’aggregazione sociale. L’autonomia che Pagliarelle era riuscita a costruirsi rischia così di essere vanificata da scelte infelici, che penalizzano la popolazione e che fanno fare un irrecuperabile passo indietro alla comunità. L’ufficio postale di Pagliarelle è stato istituito negli anni ’50 proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto dei più anziani, che non possono a causa della cosiddetta spending review sopportare il disagio di non poter riscuotere la pensione nel proprio centro e doversi recare a Petilia Policastro, soprattutto nei mesi invernali, quando le condizioni delle strade non sono di certo ottimali. Occorre quindi scendere in campo per lottare ed unirsi alla giusta protesta che alcuni cittadini, a nome di tutta la comunità, hanno intrapreso presentando formale denuncia dell’accaduto pressola Stazionedei Carabinieri di Petilia Policastro. Molti uffici e servizi, che ora rischiano di scomparire a causa dei tagli operati dal Governo, garantiscono, ciascuno in base al ruolo e alla funzione che svolge, dei presidi sul territorio, senza i quali si amplificherebbero i disagi che i cittadini dovrebbero sostenere.
E questi tagli andranno a colpire anche altre comunità come quella di Foresta. Alla luce di tutto ciò è necessario che chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni, si faccia carico di ogni situazione di disagio, assumendosi la responsabilità del ruolo che è chiamato a svolgere e anteponendo a tutto il bene delle popolazioni e dei territori che amministra, portando nelle sedi opportune, con competenza e autorevolezza, le istanze dei propri cittadini. Non è un momento felice per il nostro Paese in generale e per il nostro territorio in particolare: la crisi che ha investito l’Europa e l’Italia fa sentire in ogni settore le sue ripercussioni. Non si sente parlare ormai che di tagli, di spending review, di euro, di spred, ma per guardare più in casa nostra le notizie più allarmanti riguardano il rischio soppressione della provincia di Crotone, la critica condizione infrastrutturale del nostro territorio, la crisi dell’aeroporto Sant’Anna, il piano di rientro della Sanità che prevede il taglio di tanti servizi indispensabili per gli utenti, i problemi ambientali e la conseguente bonifica dell’ex area industriale, l’emergenza lavoro, il disagio sociale, le difficoltà di tanti imprenditori locali. C’è tanto su cui lavorare, ed è per questo che il Partito Democratico sente di non potersi concedere soste, neanche in estate, convocando tutti i suoi amministratori locali e i segretari e coordinatori dei circoli della provincia per il prossimo lunedì 6 agosto, alle ore 16.30, pressola Federazionedel PD di Crotone, per discutere appunto del disagio che vive il nostro territorio provinciale. Aprire la discussione significa ragionare, confrontarsi e trovare possibili soluzioni alle emergenze. È questo il compito a cui non vuole sottrarsi il Partito Democratico, unica forza politica in grado di determinare il cambiamento in Italia