Il primo ad effettuare il sopralluogo nello stabile che ospita gli alloggi Aterp è stato Ali Yakout, un cuoco egiziano che lavora in Italia da oltre 12 anni. È residente a Isola, ed ha una moglie e due figli una dei quali gravemente ammalata. Per loro ha scelto un appartamento con molto sole. Yakout rappresenta uno dei 24 nuclei familiari cui sono destinati gli alloggi di edilizia residenziale pubblica di via Eduardo de Filippo, che finalmente, dopo oltre 16 anni, stanno per essere consegnati dall’Amministrazione comunale e dall’Aterp. Questa mattina poco dopo le 11 i tecnici del Comune e dell’Aterp, insieme alle famiglie, hanno effettuato un sopralluogo e hanno scelto, secondo la priorità stabilita dalla graduatoria, i rispettivi appartamenti. Tanta l’attesa fuori dai cancelli che delimitano gli edifici pubblici, e tanta l’emozione, a volte addirittura la commozione, per le famiglie che tanto a lungo hanno atteso questa assegnazione. Sul luogo erano presenti il sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, il vicesindaco Anselmo Rizzo, l’assessore comunale alle Politiche sociali Vincenzo Pascuzzi, il direttore generale dell’Aterp Lino Fazio, il consigliere regionale Alfonso Dattolo (delegato dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Giuseppe Gentile). Si avvia alla conclusione, dunque, un iter amministrativo, durato oltre sedici anni. Perché il fabbricato con 36 alloggi (24 per famiglie disagiate e 12 per i carabinieri della tenenza di Isola) è stato realizzato a cavallo degli anni ‘90 e 2000. Da allora gli alloggi, mai assegnati, sono stati più volte fatti oggetto di atti vandalici, con grande spreco di risorse pubbliche. Di qui il grande orgoglio e la grande soddisfazione manifestate dal sindaco, dall’amministrazione e dai dipendenti degli uffici comunali che hanno seguito questo lungo procedimento. “Questa Amministrazione – ha spiegato il sindaco di Isola Carolina Girasole – ha voluto fin da subito affrontare la questione case popolari, un argomento difficile e scottante, spesso oggetto di aspri contrasti, che proprio per questo per troppo tempo non è stato tenuto nella giusta considerazione.
Noi riteniamo, invece, che la legalità passi anche attraverso una presa di posizione netta su questo argomento, tesa a garantire il rispetto di pari diritti per tutti i cittadini. È stato un lavoro lungo, difficile e spesso contrastato: ecco perché voglio ringraziare i dipendenti dell’ufficio Servizi sociali, Francesco Notaro e Patrizia Fauci, che l’hanno seguito con attenzione e dedizione, nonostante tante difficoltà”. “Abbiamo scelto – ha proseguito il primo cittadino – di invertire una tendenza ormai consolidata, dando voce e diritti a chi non ne ha mai avuti, soprattutto a chi non ha “amici”. Va in questo senso il recupero e la riassegnazione di sei appartamenti popolari avvenuta dopo un’attenta verifica su chi fossero davvero gli aventi diritto”. “Ancora – ha aggiunto Girasole – stiamo continuando a lavorare perché non abbiamo dimenticato le famiglie che, pur essendo in grave stato di bisogno, non sono rientrate tra i destinatari di questi 24 alloggi”. A questo proposito il sindaco ha avuto un nuovo incontro con i rappresentanti di alcune di queste famiglie, con i quali ha assunto l’impegno formale di “riprendere e portare a compimento, entro fine mandato, i controlli su tutte le case popolari, per verificare che siano occupate da chi ne ha effettivamente diritto. In caso contrario altri alloggi saranno recuperati e assegnati secondo la normativa vigente”.
“Voglio ringraziare l’assessore regionale ai Lavori pubblici Giuseppe Gentile – ha sottolineato il direttore generale dell’Aterp, Lino Fazio – che assente per motivi istituzionali ha comunque delegato il consigliere Alfonso Dattolo, presidente della Commissione regionale Assetto e utilizzazione del territorio. Insieme stiamo lavorando per tentare di dare nuove risposte alle famiglie che, sebbene in stato di difficoltà, ancora non sono riuscite ad avere accesso all’edilizia residenziale pubblica”. Per ristrutturare i ventiquattro alloggi sono stati spesi ben 910 mila euro. Gli alloggi sono di tre diverse tipologie. Sei hanno la superficie di 98,58 mq., sei di 88,26 e dodici di 78,5. In forza della normativa di cui alla legge regionale n. 32/96, che ne stabilisce i criteri, l’assegnazione è avvenuta tenendo conto della composizione dell’intero nucleo familiare, fermo restando il punteggio e la collocazione già acquisiti in graduatoria. Restano da consegnare i 12 alloggi riservati ai carabinieri in servizio presso la nuova tenenza di Isola Capo Rizzuto. I lavori relativi a queste unità abitative si sono conclusi, ma non sono stati assegnati in quanto, a causa della mancanza di fondi (messi ora a disposizione dall’amministrazione comunale) la sede operativa della tenenza non è stata attivata.