E’ in pieno svolgimento, sul territorio provinciale, un vasto piano di controllo economico del territorio, che vede impiegati 40 militari in forza a tutti i reparti operativi dipendenti dal Comando Provinciale e della Sezione Operativa Navale di Crotone. In particolare, pattuglie di finanzieri “in divisa” stanno dando attuazione ad una serie di attività operative volte al contrasto ed alla prevenzione dei fenomeni illeciti di abusivismo commerciale, pirateria audiovisiva e minuta vendita di merci contraffatte, nonché al rilevamento, attraverso mirati controlli su strada, di elementi indicatori di capacità contributiva. Altre unità operative – in questo caso composte da militari “in abiti civili” – sono contestualmente impegnate nei controlli riguardanti la regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie economiche. Ulteriori specifiche attività di controllo sono state previste per il contrasto all’impiego di manodopera irregolare o in nero.
L’operazione di controllo economico del territorio s’inquadra in una consolidata metodologia d’azione, già sperimentata in occasione della tradizionale fiera che si svolge in occasione della festa della Madonna di Capo Colonna e nel periodo ferragostano. Il piano è finalizzato anche ad acquisire dati ed elementi utili ad integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio e di analisi del tessuto “economico-finanziario” provinciale. La “mappatura del territorio” e le correlate analisi di rischio sono, infatti, oramai divenute usuali strumenti di cui s’avvalgono i reparti del Corpo al fine di meglio “mirare” ben più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti fraudolenti e di “infedeltà fiscale”. L’odierno “piano Coordinato” ha quali obiettivi non solo quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, ma anche lo scopo di evitare che gli esercenti che rispettano l’obbligo di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto ai loro concorrenti che violano le disposizioni tributarie.