La Festa D’Autunno 2012, meglio conosciuta come Sagra della Castagna di San Donato di Ninea, è arrivata al suo XXII compleanno. La sagra, quest’anno, pur mantenendo l’impostazione tradizionale basata sul folklore, i percorsi eno-gastronomici, la musica etno-popolare e le visite guidate, sarà caratterizzata dall’abolizione delle spese superflue e da una maggiore sobrietà, senza per questo sminuirne lo spirito. Lo impone l’attuale momento critico e lo sfarzo mostrato negli anni precedenti non verrebbe di certo accettato dai cittadini del luogo o dalle centinaia di persone che annualmente arrivano a San Donato di Ninea (CS). Ma l’amministrazione comunale ha voluto porre le basi per un altro segno distintivo che caratterizzerà, già da questa edizione, la Festa d’Autunno: la novità è costituita dalla virata culturale che è stata data alla conosciutissima manifestazione. È stato istituito, infatti, il premio letterario “La Castagna d’Oro”, oltre ad aver inserito nel percorso del patrimonio locale da visitare la visita alle Grotte di Sant’Angelo, restituite recentemente alla fruizione del pubblico dopo i lavori di restauro dei pregevoli affreschi bizantini, che ha fatto rientrare a pieno titolo questo luogo sacro fra le eccellenze calabresi del turismo religioso. Infine, le giornate dedicate alla convegnistica sono diventate due. Pertanto, chi nei giorni che dall’1 al 4 novembre visiterà il caratteristico borgo incastonato ai piedi del “Cozzo del Pellegrino”, non troverà solo le castagne, i prodotti tipici della gastronomia locale e la musica, ma anche la cultura, l’arte e la storia di questa meravigliosa parte di Calabria. Si parte il giorno di Ognissanti con l’intitolazione di un viale a Carlo Alberto Dalla Chiesa, Generale dei Carabinieri, cui seguirà l’inaugurazione della Festa d’Autunno. Nella giornata successiva, in rispetto alla giornata di commemorazione dei defunti, dopo la deposizione di una corona di fiori presso i cimiteri del paese, nel pomeriggio, presso il villaggio scolastico di Località Cutura, si terrà un convegno su “Cultura, Innovazione, Ricerca – Ultime frontiere contro la crisi”. Nell’ambito dell’iniziativa culturale, al vincitore del concorso letterario sulle tipicità locali, verrà assegnato il Premio “Castagna d’Oro”. Il clou della Festa d’Autunno è rappresentato certamente dal convengo su “Castanicoltura calabrese, attualità e prospettive. Il cinipide galligeno del castagno: biologia, diffusione e prospettive di controllo”, a cura dei professori Donatella Battaglia, Paolo Fanti e Renato Spicciarelli (entomologi dell’UNIBAS), con la partecipazione di: Anna Rita Rivelli, Consigliere Ente Parco del Pollino; Francesco Cufari, Vice Presidente dell’Ordine Agronomi e Forestali della provincia di Cosenza; Vincenzina Scalzo, dell’ARSSA.
L’evento si terrà alle ore 10 presso la sala conferenze del villaggio scolastico di San Donato di Ninea. La serie di appuntamenti della Sagra della Castagna si concluderà domenica 4 novembre con la posa di una corona di fiori al monumento ai Caduti all’interno di una commemorazione in onore dei caduti sandonatesi di tutte le guerre. Nei giorni della Festa d’Autunno si terranno delle visite guidate all’interno del Parco Nazionale del Pollino, mentre il centro storico sarà animato da gruppi folkloristici, cantastorie, gruppi di musica etno-popolare, numerosi stand eno-gastronomici, artisti di strada e cortei storici. “Questo appuntamento annuale – ha dichiarato il sindaco Francesco De Rose – è riconosciuto da tutti come la massima espressione della valorizzazione del frutto autunnale per eccellenza: la castagna, che per la comunità sandonatese ha rappresentato per decenni la base principale della sua economia, accompagnando la crescita culturale e socio-economica delle famiglie. Ma c’è anche la meraviglia dei colori e dei profumi che chiunque può ritrovare nei castagneti o nell’incantevole ed incontaminato bosco, insieme ad un inestimabile patrimonio ambientale, di storia e di arte che si può scoprire nelle contrade e per le irte strade del nostro centro storico, e ad una sorprendente successione di odori e di buoni sapori, frutto delle tante tipicità legate alla tradizione popolare sandonatese. So bene che bisognerà fare molto per preservare e, al tempo stesso, promuovere adeguatamente le nostre proverbiali e genuine risorse. La squadra amministrativa, che ho l’onore di guidare, è decisa a tutelare la nostra identità culturale e le nostre tradizioni, ma anche a favorire la valorizzazione e l’uso corretto delle risorse ambientali, con particolare riferimento ai boschi ed ai castagneti tipici della nostra zona. Siamo intenzionati – conclude De Rose – a porre in atto un’operazione di sviluppo sostenibile che sicuramente richiederà tempo, soprattutto per le scarse risorse finanziarie a disposizione, ma che noi siamo pronti ad affrontare con determinazione e diligenza, facendo ogni sforzo utile che possa portare benessere per ogni sandonatese, per quanti sceglieranno di continuare a vivere e ad operare in questo territorio e per quanti vorranno farvi ritorno”.