Nella filiera dell’olio extravergine d’oliva non tutto fila liscio come l’olio. Tanto è vero che la Commissione agricoltura della Camera dei Deputati ha concluso ieri una serie di audizione sul progetto di legge, a prima firma Mongiello, approvato dalla Commissione agricoltura del Senato in sede deliberante, recante norme a tutela della qualità e della trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini, del quale è relatore l’on. Nicodemo Oliverio, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura. Nel corso delle audizioni i soggetti della filiera dell’olio di oliva e gli organi preposti al controllo della qualità e al contrasto alla contraffazione hanno evidenziato l’esigenza di mettere mano alla vigente normativa e di procedere, nel tempo più breve possibile, a dotare il settore di norme che possano garantire la qualità del prodotto e tutelare la salute dei cittadini, a partire da come viene etichettata la stessa bottiglia. In particolare, il provvedimento indica la dimensione e i caratteri che devono essere utilizzati in etichetta, la loro visibilità, la leggibilità e la distinguibilità dagli altri segni grafici e il luogo di opposizione delle indicazioni.
E se trattasi di miscela di oli è necessario che compaiono diverse e più evidenti rilevanze cromatiche rispetto allo stesso sfondo. Viene inoltre inserita una norma che obbliga a rendere di pubblico dominio il quantitativo di metil esteri degli acidi grassi contenuti negli oli d’oliva vergine ed etil esteri degli acidi grassi che devono essere minori o uguali a 30 mg/kg come sancito dall’ art 43 comma 1-bis del D.L. 22-6-2012 n. 83. Gli etil esteri evidenziano se le olive sono state raccolte e subito macinate secondo le buone tradizioni della filiera oleicola italiana, per evitare fermentazione e il sorgere di muffe. “Il provvedimento, inoltre – rileva Oliverio – prevede diverse misure per meglio contrastare la contraffazione, l’illecito uso di marchi e le pratiche commerciali che vengono considerate ingannevoli. Insomma si tratta di un progetto di legge di una certa rilevanza che valorizza il made in Italy e tutela i consumatori. Una normativa che è destinata a segnare un prima e un dopo nella filiera olearia oleicola. Per questo sono convinto che tutte le forze politiche daranno il più valido ed efficace contributo all’approvazione di questa legge. Una legge per difendere e garantire qualità e sicurezza”.