
Sulla questione della vendita dello stabilimento Syndial ai texani, interviene il Sindaco, Roberto Siciliani, che con una nota tiene a precisare che “Punta Alice rappresenta per il nostro territorio un luogo di interesse paesaggistico ed archeologico che va preservato e tutelato come patrimonio da consegnare alle generazioni future”. “L’attuale Amministrazione sta impiegando tempo e risorse per valorizzare il più importante sito archeologico della zona, il Tempio di Apollo Aleo e per salvaguardare la pineta comunale che riveste per il nostro paese un grande valore naturalistico e paesaggistico oltre che ricreativo, in quanto luogo di ritrovo durante il periodo primaverile ed estivo per la popolazione locale e per i turisti. Il turismo è una ricchezza pura, insostituibile con qualsiasi industria o fabbrica a cui credo fortemente e penso che la Città di Cirò Marina ha la fortuna di essere stata baciata dalla Dea bendata e, quindi, con grandi potenzialità di sviluppo”. La nota del Sindaco partono dalle considerazioni su dette e anche per rispondere a chi, “forse troppo frettolosamente ha detto “NO”, liquidando ripete il Sindaco, in maniera semplicistica la vicenda, che fra l’altro ha avviato solo i primi passi e aggiunge, “le proposte avanzate all’ENI da parte dei texani sembrano delle valutazioni affrettate, in ogni caso bisogna tener conto di quanto sopra affermato e, soprattutto, della volontà dei cittadini”. Inoltre non è completamente abbandonata la proposta di continuare l’attività di produzione del sale da parte della società “Locatelli” in quanto ci sono ancora dei contatti con l’ENI. Ciò detto, i contatti ancora proseguono e, si spera, che la vicenda possa arrivare alla fine a tutelare in primis il meraviglioso polmone verde rappresentato dalla pineta e la struttura ora operante o sostitutiva ad essa, se verrà, nell’interesse della città e dei suoi abitanti.
Faccio i complimenti a Mariangela ed Angelo per i loro appassionati interventi: esprimere le proprie idee è indispensabile, e tanto di ringraziamento va a questo giornale che offre la possibilità di farlo.
Sono intervenuto spesso riguardo alla situazione di Cirò Marina, e di Punta Alice in particolare. Nel mio piccolo ho cercato di richiamare l’attenzione sullo scempio che è stato perpetrato ai danni di tutto quel territorio con la realizzazione della ‘Montecatini’, come la chiamavamo all’epoca. Allora ci presero per fame o disoccupazione,oggi con la storia della crisi… dal momento che i risultati sono sotto gli occhi di tutti, direi che prima di lasciarsi andare ai facili entusasmi, ai proclami, alle sirene dei ‘terni al lotto’, bisognerà valutare attentamente qualsiasi aspetto e prospettiva offerta.
Cataldo Antonio Amoruso.
Non solo sono pienamente d’accordo con il pensiero espresso da Angelo, ma sono addirittura scandalizzata e sconvolta dal fatto che si possa solo pensare a fare un referendum su questa proposta!!! Ma per quanto tempo ancora dobbiamo far finta di non capire cosa c’è dietro a queste magiche proposte. Ma secondo voi i texani se fosse una buona idea, innovativa senza Rischi per le persone e per l’ambiente, se fosse solo produzione d’energia pulita senza inquinamento, verrebbero qui a Cirò Marina??? Verrebero a farci questo splendido regalo? Verrebbero qui a Cirò Marina a portare posti di lavoro per tutti? E’ inutile che ci prendiamo in giro con false promesse. Come finirebbe il referendum? Facile, il popolo di Cirò Marina, sfinito dalla crisi crederebbe ANZI sarebbe portato a credere che questa è una grande opportunità da non farsi scappare!!!!! SVEGLIATEVIIIIIIIIIII….Cirò e Cirò Marina, hanno bisogno d’investimenti per crescere e non per morire .Le ns. risorse da valorizzare sono il Turismo e l’agricoltura. Che vogliamo produrre il Vino Cirò Doc o il vino Cirò veleno doc? Ma ci rendiamo conto che faremmo la fine di tutti quei paesi che nella Campania sono stati avvelenati dai termovalorizzatori……agricoltura distrutta, malattie aumentate in modo esponenziale. Rimandiamo a casa i texani senza neanche prendere in considerazione questa proposta, battiamoci una volta tanto per la ns. terra, facciamo vedere a questi texani “ca ccà nesciun è fesso”. Che li facciano a casa loro questi splendidi investimenti, anche in America c’è la disoccupazione, quindi che impieghino i loro sforzi per farla diminuire a casa loro. Cerchiamo di pensare una volta tanto che i ns. figli hanno il diritto d’avere un futuro migliore, e che a renderlo tale ci dobbiamo pensare noi oggi. Mi auguro quindi che se mai si dovesse fare un referendum tutti si vada a votare “nooooo” NON vendete il futuro dei ns. figli. Via i Texani da Cirò Marina.
Sono molto contento della forza con cui Mariangela ha ribadito e sviluppato il concetto; spero, anzi, che saranno numerosi gli interventi su questo delicatissimo tema. Basta veleni, basta false promesse….prendiamo esempio da ciò che è successo a Crotone e a Taranto. Gli avvoltoi, che speculano sulla salute della povera gente, non dovranno mai mettere piede qui da noi.
Non vedo proprio come possa coesistere una qualsiasi forma di attività industriale con l’integrità del posto, specialmente se, come sembra, potrebbe non essere quella del sale. Cirò Marina deve avere un futuro turistico ed agricolo, non industriale,in primis, perchè è famosa dappertutto per la qualità delle acque, dell’ospitalità e del vino e, in secundis, non ha bisogno di insediamenti che vengano a “regalarci” veleni, di qualsiasi natura essi siano. E’ sotto gli occhi di tutti lo scempio che è stato fatto all’epoca e che attira, sempre in maniera negativa, l’attenzione di tutti coloro che transitano dalle nostre parti. Bene farebbe il Sindaco, se proprio vuole tutelare l’interesse dei cittadini e del posto, a meditare seriamente su queste proposte oscene, che non fanno altro che addensare nubi fosche all’orizzonte di quel posto meraviglioso che è Punta Alice. Non continuiamo a farci del male e pensiamo, almeno per una volta, solo all’ambiente. Mi auguro, infine, che, come ventilato qualche tempo fa sulle pagine di questo giornale, si possa indire un referendum, affinchè i cittadini possano esprimersi su questa vicenda che riveste un’importanza vitale per il destino di tutto il paese. Sarebbe sicuramente una tangibile prova di democrazia.