“Le banche bloccano lo sviluppo del Sud e della Calabria in particolare” e rivolgendosi a Nando Amoruso, presente all’incontro, ha detto “dovremmo incatenaci davanti le loro sedi, per manifestare e denunziare il mancato sostegno delle stesse alle aziende”. Una frase che detta dal presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, ha sicuramente fatto effetto sui numerosi intervenuti alla riunione che si e’ tenuta presso la sede del “Consorzio di tutela del vino Cirò” a Cirò Marina, nella giornata di martedì scorso. All’incontro, promosso dal parlamentare Nicodemo Oliverio, erano presenti anche rappresentanti del comparto pesca che, per bocca di Geppino Malena, ha evidenziato la restrizioni che di fatto impediscono ai pescatori di svolgere la propria attività, favorendo di fatto le marinerie Tunisine e Marocchine. Grido d’allarme che De Castro ha raccolto ma che ha subito precisato non essere in grado di affrontare personalmente in quanto presso il Parlamento Europeo, i due comparti, pesca ed agricoltura sono separati e che quindi del problema dovrebbero farsi carico in prima battuta, la Regione e il Governo Italiano.
A fare gli onori di casa, Gaetano Cianciaruso, presidente del Consorzio, che ha chiesto all’ex ministro De Castro di inserire il marchio Docg Cirò per il vino e un forte snellimento delle procedure burocratiche che appesantiscono le procedure. Infine, ha avanzato richiesta di inserimento dell’antico patrimonio vitato del comprensorio, nell’elenco dei siti dichiarati “patrimonio dell’umanità” dall’Unesco. Richieste recepite dal presidente la Commissione Europea che ha messo subito il dito sulla piaga principale dei tanti problemi che attanagliano le imprese vitivinicole locali e cioè, come dicevamo in apertura, la mancanza di credito da parte delle banche. Infatti, sono 100 i milioni di euro stanziati per l’Italia, ai quali le imprese agricole vitivinicole non riescono ad accedere in quanto è previsto un cofinanziamento, risorse economiche che le aziende non hanno a causa delle porte chiuse che le stesse trovano davanti le banche e, da ciò, l’impossibilità di ricevere gli aiuti comunitari. Alla riunione era presente anche il consigliere regionale, Francesco Sulla, mentre, pur avendo aderito da poco, era assente Nicodemo Librandi e l’assessore provinciale all’agricoltura, Domenico Spataro, quest’ultimo pare perché qualcuno ha cercato di dare una connotazione politica all’importante riunione tecnica, mettendo le insegne del Pd davanti al cancello del Consorzio.