Partiti in corteo dai locali delle suore di Sant’Anna, preceduti dalla banda musicale della città, seguiti dalle autorità civili, Sindaco in testa e militari, carabinieri, Don Gianni Filippelli con S.E. il Vescovo, sono giunti davanti il sagrato della chiesa di San Cataldo accolti da una folla numerosissima, che ha costretto molti fedeli a restare fuori dalla stessa Chiesa. Motivo di tanta festa è stata l’ufficializzazione del possesso canonico da parte del nuovo parroco di Cirò Marina, chiamato a guidare la parrocchia di San Cataldo. Come già annunciato sarà Don Gianni Filippelli, il parroco della Chiesa di San Cataldo Episcopo di Cirò Marina. La nomina ufficiale è stata celebrata domenica, dell’arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Mons. Domenico Graziani. Don Gianni Filippelli, 39 anni, nativo di Mandatoriccio, in provincia di Cosenza, è stato salutato da tutte le autorità presenti descritto dai parrocchiani “come un amico, un fratello, un uomo tra la gente, dotato di un’intelligenza attiva e vivace. Formatore serio, capace di dialogare con giovani e anziani e di offrire a loro il giusto sostegno”.
Don Gianni Filippelli, “asperga il popolo di Dio e veneri il santo altare; guidi i discepoli di Cristo Maestro e Signore,nel cammino della verità e della vita,dal fonte battesimale alla mensa del sacrificio eucaristico”. Da cattolico comunista è questo l’Augurio che rivolgo a Don Gianni; e accanto ad esso l’esortazione a stare “come torre ferma che non crolla giammai la cima per soffiar dei venti”. La Chiesa è da tempo attraversata da malevoli strategie destabilizzanti. A Cristo noi credenti ci rivolgiamo perché i corvi ritornino – isolati!!- laddove i mosconi si organizzano in colonia.
“Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa… Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi”!
Era il venerdi santo del 2005, quando il card. Ratzinger recitava queste pesantissime parole, durante la Via Crucis al Colosseo. In quella occasione aveva sostituito Giovanni Paolo II, che ormai vecchio e malato, seguiva dalla sua stanza i riti della Passione di Cristo, aggrappato alla croce.
Augurissimi alla mia Chiesa