Cari ragazzi dell’Associazione 360,
in riferimento ad alcuni articoli apparsi sui media on-line, riguardanti la deliberazione assunta nell’ultimo Consiglio comunale del 23 febbraio scorso, avente ad oggetto: “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari”, ritengo particolarmente apprezzabile la vostra attenzione, condivisa anche da altre associazioni, sulla salvaguardia e tutela delle risorse ambientali presenti sul nostro territorio che cerca di stimolare il senso civico di alcuni nostri concittadini, purtroppo, da tanto tempo assopito.
L’organo consiliare, previa approvazione da parte della Giunta Comunale ha approvato il suddetto piano di valorizzazione ed alienazione nel quale risultavano inserite alcune aree ricadenti in zona pineta, limitrofe ad alcune strutture turistiche, optando, per gran parte di esse, in luogo del trasferimento definitivo la cessione del diritto di superficie per sei anni, si evidenzia che in questo caso la titolarità del bene è e resterà del Comune. Si sottolinea che le suddette aree, già soggette a vincoli inibitori e tutori non potranno essere sottoposte a modifiche o cambi di destinazione ed in ultimo, si è stabilito che la gestione dei beni immobili per come individuati nel suddetto piano sarà trasferita su richiesta dell’Organo Straordinario di Liquidazione allo stesso.
Appare del tutto strumentale la vostra affermazione: “…inadeguata è stata la modalità in cui è stato messo in atto il Consiglio che ha deliberato il provvedimento, di sabato mattina, a ridosso delle elezioni nazionali e quindi lontano dalle luci dei riflettori” e spero che ciò sia scaturito unicamente da una cattiva informazione sugli obblighi che quest’Amministrazione era tenuta a rispettare.
Come Associazione 360, avete ben notato che dall’atto di insediamento di questa Amministrazione non esistono più barriere tra il cittadino e l’Ente, senza distinzione di colore politico. Certamente, se foste venuti in Comune a chiedere le motivazioni della convocazione del Consiglio vi avrei spiegato che con D.P.R.. del 23.11.2012 è stata nominata la Commissione Straordinaria di Liquidazione per l’amministrazione della gestione e l’indebitamento pregresso, nonché per l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti dell’Ente; il Consiglio Comunale, ai sensi del art. 259 del TUEL, deve presentare al Ministero dell’Interno, entro il termine perentorio di 3 mesi dalla data di emanazione del decreto sopra citato, un ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato. La data ultima di presentazione di questa ipotesi è coincisa proprio con il 23 febbraio u.s. Nessuno vuole tenere lontano dai riflettori le problematiche di questo paese, a tal proposito vorrei evidenziare che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale stabilisce che nella definizione della programmazione dell’attività del Consiglio, il Presidente si avvale dell’organismo consultivo della Conferenza dei Capi Gruppo ai quali vengono sottoposte le proposte di deliberazione prima di deciderne l’iscrizione all’ordine del giorno, tali procedure sono state regolarmente eseguite come sempre anche per quest’ultimo Consiglio Comunale.
In merito all’atto deliberativo sopra citato, impropriamente definito “eticamente e moralmente una mannaia” bisogna tener conto che le innovazioni normative di questi ultimi anni hanno portato un radicale cambiamento nella valutazione del ruolo della gestione patrimoniale negli Enti Locali.
Infatti, il patrimonio è considerato come complesso delle risorse che l’Ente deve utilizzare in maniera ottimale, valorizzandolo per il migliore perseguimento delle proprie finalità d’erogazione di servizi e di promozione economica, sociale e culturale della collettività di riferimento. Ed è proprio in questo quadro che il patrimonio può consentire il riequilibrio finanziario, attraverso un’attenta politica di dismissioni e un aumento della redditività dei beni dati in concessione o locati a terzi.
Giova ricordare che il D.L. 112/2008 dispone che tutte le Amministrazioni Comunali devono redigere il Piano delle alienazioni immobiliari, in tale documento vanno compresi tutti gli immobili di proprietà dell’Ente che non sono stati utilizzati per finalità istituzionali e che possono essere valorizzati e/o dismessi. È questa la scelta discrezionale che le Amministrazioni con una delibera consiliare sono chiamate ad effettuare; per favorire la dismissione di tali immobili il decreto legge prevede alcune importanti forme di semplificazione e snellimento, tali da superare tutti gli intoppi burocratici. Tale atto costituisce allegato obbligatorio al Bilancio di previsione.
Cari ragazzi dell’associazione 360, spero di essere stato esaustivo nel chiarire le vostre perplessità. Ritengo utile intraprendere un dialogo con Voi e con quanti abbiano veramente a cuore la tutela e la salvaguardia di un prezioso bene comune quale la Pineta, affinché il confronto democratico e lo scambio di idee possa produrre soluzioni condivise nell’interesse esclusivo della collettività. Vi informo, infine, che è mia intenzione su questo argomento convocare, a breve, un Consiglio Comunale aperto per affrontare insieme la problematica in questione.
complimenti
TrecentoSessanta un piccolo risultato lo ha già raggiunto. Il nostro messaggio è stato accolto! PD, UDC E PDL stanno realizzando una iniziativa insieme per dire la loro e l’Amministrazione comunale ha deciso di indire un consiglio comunale aperto. Come si suol dire meglio tardi che mai. Noi vogliamo far riflettere come sia importante da parte delle associazioni e della gente farsi sentire e prendere parte PERCHÉ TUTTO NON RESTI NELLE STANZE CHIUSE DEL POTERE ma avvenga alla luce del sole
Sono un semplice cittadino: un bellissimo discorso, il fatto è che la pineta tutta dico tutta non debba essere minimamente toccata la cassa la fate altrove.
Conciso ed esaustivo, complimenti Presidente Fuscaldo.