“Siamo ormai prossimi alle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Strongoli. Sarebbe tempo di bilanci! In realtà, quello che ci preme sapere è quali siano i progetti messi in campo dalle forze politiche che si accingono a “duellare” per la conquista degli “scranni comunali” – affermano in una nota congiunta Massimiliano Lidonnici (Presidente Prov. GD), Marzia Lucente (Coord. “Adesso Strongoli!”), Giuseppe Mauro (PD Strongoli) e GiovanniEttore Sipoli (direzione regionale GD Calabria). Le campagne elettorali accendono gli animi ed appassionano chiunque. Questo è sicuramente un bene poiché rappresenta la più alta forma di democrazia del nostro sistema rappresentativo. Tuttavia, non bisogna lanciarsi a capofitto nella corsa amministrativa ma bisogna fermarsi e riflettere, poiché dall’esito delle elezioni dipende anche il nostro futuro. La domanda che poniamo è la seguente: “Chi sta dalla parte degli Strongolesi?” Sarebbe utile capire, a distanza di pochi mesi dal voto, le ricette proposte per dare una scossa alla nostra comunità. Bisognerebbe far questo prima ancora di capire chi va con chi, chi sia allea con cosa e chi si siederà dove!
Non è ancora tardi per rilanciare ed essere i chiari protagonisti su temi fondamentali che appassionano e preoccupano la nostra società. Le elezioni del 24 e 25 febbraio rappresentano lo spartiacque della politica. Dovremmo avere compreso che la gente ha bisogno di risposte precise, che i cittadini sono lontani anni luce dalla politica ed anzi non si fidano più di coloro che dovrebbero incarnarla. Bisognerebbe ripartire da zero, costruendo, senza preclusioni di sorta, un nuovo cammino insieme a coloro che vogliono il rilancio ed il cambiamento di un modus operandi che ci sta conducendo irreversibilmente verso il declino.
Strongoli ha sempre rappresentato, per l’intero territorio crotonese, un punto di riferimento economico prima ancora che politico. Oggi non lo è più, ma non per questo non può ritornare ad esserlo. C’è bisogno di uno slancio vitale dell’antico orgoglio petilino. Di un esempio che provenga da tutti, ma prima ancora da parte di chi si candida a governaci! Rilanciamo sui tempi che fanno parte del nostro comune patrimonio e che rappresenteranno la sfida per la nuova amministrazione che guiderà Strongoli. Matteo Renzi ha proposto la rottamazione per chi da vent’anni sedeva in Parlamento, prima gli hanno riso in faccia, ora gli hanno dato ragione! Perché non fare la stessa cosa a tutti i livelli istituzionali ed in tutti i partiti politici? Prima che anagrafica la rottamazione deve essere un nuovo modo per interpretare la politica. Matteo Renzi è stato chiaro su temi come il diritto del lavoro, il mezzogiorno, sui temi dell’economia e della finanza, sulla legge elettorale, sui nuovi diritti, cosa che altri, ingessati dalle strutture e dagli equilibrismi tattici, non hanno fatto. Se Matteo Renzi vuole raccontare un’idea diversa dell’Italia noi vogliamo raccontare un’idea diversa di Strongoli. I “punti” lasciamoli ad altri, noi vorremo parlare della difficoltà dei giovani ad inserirsi nel mercato del lavoro; di valorizzazione della Marina di Strongoli che, con interventi mirati, porterebbe turismo e quindi nuovi posti di lavoro; di strutture sportive da affidare a cooperative, delle tante difficoltà dell’agricoltura, del disagio delle Contrade e di una nuova vita per il centro storico di Strongoli; di piano spiagge; di trasparenza nella gestione comunale. Insomma, prima di parlare di alleanze, sindaci e quant’altro, si dovrebbe parlare di temi che davvero interessano tutti. Siamo l’area dinamica di un grande partito di centro sinistra ma ciò non toglie che bisognerebbe pensare ad un’azione politica sinergica di tutti coloro che si riconoscono in un unico primario obbiettivo: stare dalla parte degli Strongolesi! In quest’ottica si auspica un incontro con tutte le forze politiche e sociali unite dal comune intento di favorire la ricrescita del nostro territorio”.