“Vorrei fornire alcune precisazioni in merito alla nota sui fondi PISU, fatta pervenire ai locali organi di stampa dal consigliere comunale Enrico Pedace – afferma in una nota l’ing. Vincenzo Mano, Assessore Urbanistica comune di Crotone. E non mi soffermo, certo, sulle accuse di saccenteria e superficialità mossemi dallo stesso che, dovrebbe indicare da quali miei atti o comportamenti ha potuto ricavare tali giudizi. Se saccenteria è la “presunzione di sapere” e “di chi ostenta le proprie capacità,” (Zingarelli), appare chiaro chi è il saccente. E se superficialità c’è stata, è quella di colui che, se si fosse adeguatamente informato, avrebbe dovuto, nella sua nota, evidenziare come in materia di Pisu, le deleghe fossero state assegnate all’urbanistica in concerto con gli assessorati al bilancio e ai lavori pubblici. Si accusa, nella nota, l’assessorato all’urbanistica di sprecare decine di migliaia di euro di consulenze per il gruppo di lavoro “Akrea”: nel merito, mi limito ad evidenziare come il gruppo di tecnici, che vi ha operato, ha supportato tutti i progetti esecutivi, già avviati ed ultimati in gran parte (ad es. piste ciclabili, piazza Gramsci, scuole, allargamento incroci, strade contrada Margherita, ecc.) e che sono la stragrande maggioranza delle opere realizzate o cantierate dal Comune dall’inizio di legislatura. Dopo, il mancato rinnovo dell’incarico ai tecnici, è attiva, al momento, solo la consulenza per la parte amministrativa con la funzione precipua di portare a termine l’iter procedurale per il completamento delle progettazioni e l’iter amministrativo delle gare. Sarà, senza alcun dubbio, compito del Sindaco seguire con maggiore attenzione tale attività per evitare il ripetersi di eventuali errori che possano essersi verificati nel passato e raggiungere, quindi, il target del 30/6/2013, di cui diremo appresso. Comunque non ho alcuna difficoltà ad ammettere che nel febbraio del 2012, sulla base del clima politico amministrativo esistente in quel periodo, ho sostenuto, in perfetta buona fede, come non vi fosse pericolo di perdere alcun finanziamento né vi era alcun concreto elemento che potesse giustificare le preoccupazioni di Pedace, che, al momento, erano quindi dettate solo da amore di sterile polemica.
Gli Assessori erano nella pienezza delle funzioni ed erano riconosciuti come tali anche dall’apparato, si lavorava alacremente e con unità d’intenti in tutti i settori, malgrado la farraginosità delle procedure. Ad agosto il clima politico mutato, le crisi ricorrenti, la situazione d’incertezza determinatasi, e con la Giunta, che perdeva sempre più autorevolezza perché considerata prossima alle dimissioni, non hanno certo favorito il prosieguo dei lavori. Devo, infine, evidenziare come nella stessa nota della Regione Calabria citata da Pedace quest’ultimo abbia omesso, con poca onestà intellettuale, di informare i cittadini che: a) tali somme, come indicato nella nota regionale citata dal Pedace possono essere recuperate, in quanto la Regione s’impegna a rifinanziare, con risorse già individuate, tutti gli interventi con Impegni Giuridicamente Vincolanti (IGV) assunti al 31/12/2012 e che garantiscano la velocizzazione della spesa nel 2013 e gli interventi che assumeranno Impegni Giuridicamente Vincolanti entro il 30/06/13; b) la riduzione del finanziamento pari a 6,95 mln di euro non rappresenta affatto la sommatoria degli importi a base d’asta delle opere non realizzate dal Comune di Crotone, bensì, é la quota parte di 51 mln di euro non spesi nell’intera regione e ripartiti, sulla base di criteri stabiliti dalla Regione stessa fra le città e le aree urbane beneficiarie del finanziamento, criteri, tra l’altro, contestati dall’ANCI regionale; c) le decurtazioni hanno riguardato tutte le città e le aree urbane beneficiarie dei PISU per complessivi 51 mln di euro (ad es a Reggio Calabria sono stati decurtati oltre 16 mln). Tutte notizie chiaramente indicate nella nota della Regione Calabria dell’8/3/13 indicata dal Pedace, che, probabilmente, non ha avuto, il tempo di leggere per intero. Da tali omissioni non certo involontarie, si può arguire come l’intento del Pedace, nell’inviare la nota, fosse quello di gettare discredito non tanto sul sottoscritto che ritiene di essersi impegnato e al massimo, ma sull’Amministrazione Vallone creando malcontento e sfiducia tra i cittadini e non già di essere uno stimolo propositivo per l’Amministrazione. Da quanto esposto – conclude l’assessore Mano – ritengo che le somme decurtate possano essere facilmente essere recuperate, vigilando sugli iter burocratici ed evitando alcuni errori e ritardi che possano essersi verificati in passato”.