“La formale richiesta di istituire il registro delle unioni civili presso il Comune di Crotone, presentata all’Amministrazione da parte dei responsabili dell’Arci, Filippo Sestito, e dell’associazione “Marco Polo”, Rosario Villirillo, merita non solo la giusta considerazione ma, anche e soprattutto, l’accoglimento in quanto il riconoscimento di una forma di convivenza sentimentale non convenzionale è indice di civiltà e crescita culturale, considerato che ormai le “coppie di fatto” sono parte integrante del corpo sociale – afferma in una nota Michele Calvo, coordinatore Riformisti Italiani della Provincia di Crotone. Al riguardo, colpisce invece l’insensibilità da parte della stessa Amministrazione, ma ancor di più destano e suscitano perplessità il silenzio ed il disinteresse, così appare, di quell’area politica di orientamento laico che, pur facendo parte della maggioranza di centrosinistra e della giunta ed essendosi la stessa riconosciuta nel programma politico di Bersani, nel quale è annoverato tra le priorità il riconoscimento dei diritti civili, non ha né sensibilizzato il sindaco né intrapreso alcuna iniziativa di forte significazione politica affinché fosse istituito il registro delle unioni civili.
Con tale atteggiamento incomprensibile e discordante con il programma di Bersani, la classe dirigente locale del centrosinistra disattende la linea politica nazionale in materia di diritti civili e, nella fattispecie, per quanto concerne il riconoscimento delle unioni civili. Resta, comunque, il fine dell’iniziativa lodevole intrapresa e portata avanti dall’Arci e dalla “Marco Polo”, ossia l’opera di sensibilizzazione verso una tematica attuale nonché l’input alla stessa Amministrazione affinché apra una discussione ed un confronto nel merito, coinvolgendo e consultando tutte le associazioni e le forze politiche. Si vuole significare che le rappresentanze istituzionali, per quanto espressioni di un orientamento politico, devono informarsi allo spirito liberale proprio di uno Stato laico, come il nostro”.