Dal 5 al 18 maggio, presso la sede sociale crotonese della Lni, sarà possibile visitare la prima mostra di modellismo navale statico. L’esposizione, allestita in occasione dell’80° anniversario della fondazione della Lega navale di Crotone, ha aperto ufficialmente i battenti ieri sera con la cerimonia di inaugurazione. Complessivamente sono circa 55 le eccellenti riproduzioni in scala di navi di tutte le epoche, velieri, galeoni, navi da guerra, battelli da pesca, esposte in questa mostra che ripercorre la storia marinara dall’antichità ad oggi. “Sapevamo che in città c’erano diversi appassionati del genere – ha spiegato Antonio Nicoletta, delegato regionale della Lni – e con questa iniziativa li abbiamo chiamati a raccolta per avvicinare i più giovani alla cultura del mare attraverso la conoscenza della storia delle imbarcazioni che hanno fatto la marina militare e non solo”. “Una mostra questa – ha continuato Elio Siniscalschi, del consiglio direttivo della Lega navale di Crotone – nata per gioco e che ha avuto un successo inaspettato.
Hanno risposto al nostro appello da tutta la regione e non solo. Un amatore, Arturo Pane di Torre del Greco, ha messo a dispisizione tre pezzi unici della marina militare italiana il “Destriero”, la “Garibaldi” e “Ardito”, completamente motorizzati, mentre domani arriverà un prestigioso veliero dalla Croazia”. Ieri sera, per ammirare i modellini erano davvero in tantissimi. All’interno della mostra si parte dalle riproduzioni di navi egizie e biremi romane per arrivare alle caravelle, ai gozzi mediterranei e ai pescherecci, passando per gioiellini veri e propri come la nave scuola “Amerigo Vespucci”, il leggendario “Bounty” e la “May Flower”. Presente anche qualche chicca unica e rara come le riproduzioni perfettamente funzionanti degli elmi da palombaro costruiti a mano da un artigiano calabrese, Maurizio Masucci, trapiantato in Toscana e gentilmente messi a disposizione dal lametino Giampiero Luzzi. “Funziona anche il microfono sott’acqua – ha osservato Luzzi con orgoglio – per realizzarli ci sono voluti più di 3 mila martellate”. La mostra è aperta al pubblico fino al prossimo 18 maggio. L’ingresso è libero.