Il 17 maggio scorso, si è svolto presso il Centro Agro Alimentare “Fondazione Terina” a Lamezia Terme (CZ), l’incontro relativo alla presentazione del Piano di Azione e Coesione (P.A.C.) di cui alla Delibera CIPE del 26 ottobre 2012 n. 113, promosso dall’assessorato Politiche sociali della Regione Calabria. “Il Piano Azione e Coesione , che riguarda tutte le regioni dell’obiettivo convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), ha inteso così contribuire al rafforzamento della filiera ordinaria dei servizi di cura, favorendo la programmazione territoriale e la gestione unitaria delle risorse”, come si leggeva nella lettera inoltrata dall’assessorato a tutti gli organismi, istituzionali e di riferimento interessati. Infatti in data 20 Marzo scorso, è stato pubblicato dal Ministero dell’Interno, il decreto di riparto delle risorse finanziarie a favore degli Ambiti e Distretti socio-sanitari. La Regione Calabria, che ha seguito sin dalle prime fasi la struttura della governance del programma, manterrà un compito di sorveglianza nell’attuazione dei piani di intervento, di monitoraggio e di controllo di primo livello, come previsto dal Sistema di gestione e controllo del programma. Il Ministero dell’Interno che è stato individuato quale Autorità di Gestione del programma, in collaborazione con il gruppo di esperti del D.P.S., è in fase di elaborazione delle Linee Guida e dei Formulari che consentiranno ad ogni Ambito Distrettuale di predisporre adeguati Piani di Intervento rispondenti ai criteri e alle condizioni per il miglioramento e la qualità dei servizi per l’infanzia e per gli anziani non autosufficienti. L’assegnazione delle risorse ai soggetti territoriali responsabili non seguirà una selezione di tipo competitivo, riconoscendo pertanto alle istituzione locali il ruolo organizzativo dei servizi, purché nel rispetto dei requisiti e delle condizionalità previste dal programma stesso. I Comuni rappresentanti degli ambiti distrettuali avranno il compito di informare tutti gli enti locali che appartengono all’ambito e iniziare un processo di analisi dei fabbisogni , di concertazione e di programmazione. Nel quadro dei compiti di animazione territoriale e sensibilizzazione all’attuazione del PAC, la Regione Calabria ha previsto l’organizzazione di una assemblea plenaria rivolta a tutti i comuni capofila degli ambiti e alla parti economiche e sociali interessate, nell’intento di condividere gli obiettivi specifici del PAC e le modalità di accesso alle risorse.”
In tale ottica, il comune di Cirò Marina, capo ambito del distretto n° 6, comprendente ben 11 comuni, ha convocato nella giornata di martedì scorso, una conferenza di servizio allargata a tutti i sindaci del distretto socio sanitario, al dirigente dell’Asp locale, Ippolito, ai rappresentanti del terzo settore e alle forze sindacali, con un primo, propedeutico obiettivo: pur se in forte ritardo rispetto alle indicazioni legislative, costituire l’ufficio di piano, propedeutico alla realizzazione dei piani distrettuali. Sarà il Sindaco del comune capo ambito, quindi Roberto Siciliani, a presiedere tale organismo, che sarà diretto dalla dirigente dei S.S., Annamaria Cera. A farne parte saranno anche, come responsabile tecnico, l’ing. Vulcano, nominato dal Comune di Melissa e la responsabile dei servizi sociali del comune di Verzino, Russo, oltre ai rappresentanti del terzo settore, del mondo sindacale e dell’Asp, che saranno a breve indicati. Ma, occorrerà la collaborazione e la sinergia di tutti gli attori istituzionali dell’ambito, per riuscire finalmente a costituire e costruire l’ufficio di piano e quindi indicare le priorità per ciò che attengono i bisogni degli anziani non autosufficienti e dell’infanzia (o-3 anni). Infatti, una prima assegnazione che sarà immediatamente erogata, assegna all’ambito socio sanitario e distrettuale di Cirò Marina, circa 700 mila euro. Vincolo principale per le amministrazioni, essendo fondi che saranno erogati direttamente dal ministero degli Interni, che i progetti e gli assegnatari dei fondi siano in regola con le normative di riferimento. Per il mondo dell’infanzia specificatamente l’ultima legge di riferimento è la n° 15 del mese di marzo scorso, che a breve vedrà promulgate anche le definitive linee guida, per le autorizzazioni e gli accreditamenti. Fondi che serviranno perché non si deve pensare allo sviluppo sociosanitario come mera crescita economica, come dichiarato dal rappresentante del forum del terzo settore e ribadito dall’esponente della Cisl, presente alla riunione. “La qualità del territorio e la sua “dimensione sociale”, l’attenzione alla centralità della persona a partire dalla tutela degli individui più deboli e a rischio di esclusione sociale, cambia in meglio i comportamenti individuali e collettivi, produce solidarietà, cooperazione, rispetto per la persona e per l’ambiente, legalità, partecipazione civile e assunzione di responsabilità comuni. Così la crescita diventa sviluppo sociale e civile. Così la “qualità sociale” produce “capitale sociale” e qualità dello sviluppo. Ed infine, così si dà senso etico e respiro comunitario alle strategie di sviluppo economico: l’economia finalizzata al benessere della persona e non viceversa. Saranno nei prossimi anni oltre sei milioni di euro che arriveranno nella provincia di Crotone, tutti finalizzati all’assistenza della non autosufficienza e della primissima infanzia.