“Se giudicassero lo sviluppo del nostro territorio dalle infrastrutture, certamente saremmo posti in fondo a qualsiasi classifica stilabile – afferma in una nota Delio Morandi vice presidente di Adoc Uil Crotone. Gli strumenti che dovrebbero permettere al turista di arrivare nella nostra città che ha così tanto da offrire, sembrano davvero non esistere. A cominciare dalle strade, con la S.S. 106, definita la “strada della morte” per i tragici eventi che noi tutti ricordiamo e che, con una costanza davvero spaventosa, si susseguono fra di loro; questa Strada Statale, non è nulla di più che una mulattiera con uno strato di catrame. L’aereoporto, del quale tanto si era paventato il “ringiovanimento” con tratte lowcost, che avrebbero certamente attirato in maniera ragguardevole una determinata fascia di utenti, rimane ancora una speranza. Il porto, anch’esso investito da una ipotesi per un nuovo piano di rilancio, è sempre fermo a quelle sporadiche attività che di rado coinvolgono i viaggiatori da diporto.
“Dulcis in fundo”, la rete ferroviaria, del tutto obsoleta, mal servita, sporca e quasi mai puntuale, che si avvale di strumenti datati quali ad esempio carrozze che risalgono agli anni ’70-’80 che molto frequentemente si guastano e debbono essere sostituite in corso di viaggio arrecando non pochi disagi agli utenti. Tutte le infrastrutture sopra citate, non sembrano affatto fornire un’adeguata risposta al turista e consumatore che, certamente, vedendo una così scarsa possibilità di mobilità nel nostro territorio, è scoraggiato nel venire a visitare. Ci sembra davvero incredibile ed impossibile come nei territori settentrionali ci siano lotte e addirittura movimenti di persone che protestano per non avere infrastrutture che velocizzino la possibilità di movimento, quantunque vi possano essere motivazioni legittime o non, mentre qui nel martoriato sud, siamo gettati nell’abbandono più totale delle istituzioni, di qualsiasi livello ed appartenenza politica essi siano”.