L’iscrizione sul registro degli indagati per falso ideologico dell’Assessore Sifonetti, per Ernesto Rapani rappresenta un “pugno allo stomaco” e per questo si augura che le indagini possano fare il loro corso, affinché sia fatta piena luce sulla vicenda. Il Consigliere Comunale e Provinciale di Fratelli d’Italia, nel sottolineare come non vi sia nulla di “personale” nei confronti dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Rossano, bensì di “immagine” per un Ente pubblico già nell’occhio del ciclone per altre indagini, invita “l’amico” Giuseppe Sifonetti a riflettere sull’opportunità di rassegnare le dimissioni dall’incarico. “Nessuno ha mai manifestato dubbi sull’impegno e sull’operato dell’assessore – dichiara Rapani in proposito – anche quando, purtroppo, ha dovuto attendere per ricevere delle risposte per le quali ha perso tempo, così come è giusto che l’assessore Sifonetti si difenda nelle sedi competenti.Non credo, tuttavia, che debba essere l’Amministrazione comunale a ergersi ad avvocato difensore, anzi.
In un periodo come quello che stiamo attraversando, in cui la crisi economica e la spregiudicatezza di tanti politici hanno concesso all’antipolitica di cavalcare la tigre – prova ne è l’ultimo risultato elettorale delle politiche, che ha costretto l’Italia ad un Governo di ‘larghe intese’ dove destra e sinistra hanno dovuto mettere da parte l’ideologia politica con la speranza di dare qualche risposta ad un Paese in ginocchio, che ha la necessità di rialzarsi e riprendere il cammino della produzione e dello sviluppo – devo dissentire dal pensiero espresso dal Governo cittadino”. Ernesto Rapani, è dell’idea che vi sia l’esigenza di far riavvicinare i cittadini alla politica, “per cui ritengo di potermi permettere di suggerire all’amico Giuseppe Sifonetti – rimarca il Componente della Costituente Regionale del partito della Meloni – di rassegnare le dimissioni dall’incarico di Assessore, far completare le indagini in corso alla Guardia di Finanza, delegata dalla Procura della Repubblica di Rossano, aspettare la conclusione del procedimento e, sperando che lo stesso Sifonetti possa dimostrare l’estraneità dei fatti contestatigli, riprendere successivamente il corso del proseguimento dell’incarico di Assessore”. Rapani, insomma, si affida al “buon senso” di tutti come migliore logica risolutiva per una vicenda che “avvilisce, conoscendo bene – conclude il rappresentante di FDI – le doti umane e sociali di Giuseppe Sifonetti”.