Il decreto emesso dal Vescovo di Locri Gerace Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, che prevede la sospensione in caso di rinvio a giudizio e destituzione dall’incarico in caso di condanna per i componenti di Confraternite o di altre Associazioni pubbliche diocesane (siano essi laici, religiosi o chierici), non rappresenta un semplice strumento di regolamentazione dell’associazionismo religioso, ma dà un singolare impulso per un intenso dialogo tra Chiesa, Istituzioni e Operatori della Sicurezza, poiché è espressione di una sintesi viva delle loro rispettive funzioni. E’ quanto dichiara in una nota Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune. Nel loro operato, risiede, infatti, una comune matrice, che è la costruzione di un futuro modello sociale inteso come un sistema di responsabilità e di opportunità, che deve passare anche attraverso la tutela giuridica e sociale dell’associazionismo, inteso come un patrimonio che non si può assolutamente disperdere ma che occorre, invece, rinnovare quotidianamente, in quanto capace di produrre relazioni e di tessere i fili smarriti della comunità. Il provvedimento di Mons. Morosini, ci fa comprendere come oggi sia fondamentale dare vita ad una disciplina unitaria, omogenea e capillare degli enti di promozione sociale, che, sino a non molto tempo fa, erano oggetto di meri interventi settoriali e disorganici. Solo una base comune – conclude – potrà conferire coerenza al vivere sociale.