“Fino al 1990, il comprensorio di Crotone era sottoposto alle condizioni e/o “angherie” della provincia di Catanzaro, dal 1993 in poi, con l’impegno e la collaborazione di politici e della cittadinanza tutta, il territorio del Crotonese ha avuto l’autonomia Provinciale. Dall’autonomia Provinciale, quella novella Provincia (KR), ha strappato con i denti qualche Istituzione che fa e deve fare capo al territorio Provinciale, ma altre istituzioni che spettano al territorio Crotonese, non se ne conosce notizia – afferma in una nota l’associazione Nuova Crotone. Esempio: l’ufficio del servizio tecnico Provinciale (ex genio civile) è istituito in tutte le province anche a Vibo Valentia, Provincia istituita in contemporanea con quella di Crotone, l’on. Sulla che è stato anche assessore regionale con il sig. Loiero fino a qualche anno fà, doveva così come è stato fatto per Vibo, imporre allo stesso Loiero, l’apertura di quella struttura (ex genio civile) che spetta sul territorio di Crotone, cosa che non ha fatto.
L’on. ass. Dattolo, considerato che da anni ha un suo collega di partito in Giunta, doveva imporre al suo assessore on. ass. Trematerra, di deliberare in Giunta quanto necessario per l’apertura dell’ufficio dei servizi tecnici del comprensorio di Crotone, ricordando ai sig.on. Sulla e Dattolo, che il personale (tecnici) destinato per il territorio di Crotone, lo si è lasciato e lo si lascia operare tutt’ora, tranquillamente nelle stanze del Genio Civile di Catanzaro. Il crotonese che necessita di interloquire con questi tecnici, deve spendere 30 euro e andare a Catanzaro “nelle stanze dei bottoni”. Diversamente a quanto non è stato insediato a Crotone, a Cosenza si lascia una sede inutile che procura sprechi che è quella dell’Arssa, senza che nessuno fa pesare ai cosentini questo spreco, aprendo anche, una sede del PAI nella stessa città dei Bruzi, cosa da non credere, in quanto, questa sede del PAI, sarebbe al servizio del Cosentino e un copione della sede centrale Regionale dell’ABR/PAI che deve insistere nel capoluogo di regione, con tutti i costi che ne derivano e che non sono dovuti per i calabresi. Alla luce di quanto si è verificato e sopra citato, risulta che i rappresentanti locali dei partiti quali l’on. Sulla e l’on. Dattolo, hanno lasciato mano libera al loro management politico di Cosenza e non hanno tutelato come si doveva il territorio di Crotone”.