La coldiretti non ci sta e più che spiegare vuole far toccare con mano, perché convinta che c’è sempre tempo per redimersi e ricredersi. E’ questo l’intendimento che la Coldiretti Calabria rivolge al consigliere comunale di Catanzaro Francesco Leone che in modo alquanto superficiale, forse basandosi sul sentito dire, ha voluto innescare una assurda polemica affermando che nel mercato del sabato pomeriggio a Catanzaro Lido “finti agricoltori camuffandosi sotto l’emblema della Coldiretti smerciano prodotti che non possono provenire dai loro campi”. Il consigliere comunale fa specifico riferimento a “banane e ananas”. “Respingiamo al mittente tali affermazioni che non trovano riscontro nella serietà, impostazione e rigido regime dei controlli e accreditamento delle aziende agricole che caratterizza il progetto economico e sociale portato avanti dalla Coldiretti. Le dichiarazioni rilasciate, – si legge nella lettera inviata al sindaco Abramo- sono alquanto lesive sia all’immagine delle imprese agricole che della stessa coldiretti. Vi è la netta percezione che il consigliere Leone non conosce la legislazione in merito e l’attività dell’amministrazione comunale di cui fa parte, nonchè le regole di trasparenza che da sempre contraddistinguono Coldiretti e il suo progetto di vendita diretta Campagna Amica. Infatti, asserendo che le imprese agricole devono vendere solo presso le proprie aziende, ignora la cosiddetta “legge di orientamento” Dlgs. 228 del 18 maggio 2001 art. 4 e la L.R. 29/2008, attraverso cui sono ammessi alla vendita diretta gli imprenditori singoli o associati i cui “prodotti sono provenienti in misura prevalente dalle rispettive aziende”, e possono effettuare la vendita di prodotti derivati, ottenuti in seguito a manipolazioni e trasformazioni di prodotti agricoli e zootecnici”.
Per questo è sufficiente una comunicazione al Comune fatta la quale, la vendita può essere effettuata decorsi trenta giorni dal ricevimento della comunicazione. Per quanto concerne, invece, la denuncia di omessi pagamenti di tributi comunali, lo informiamo che previa autorizzazione, l’associazione Agrimercato di Campagna Amica, già da due anni versa regolarmente la TOSAP, secondo i principi di una sana e corretta competitività territoriale: per cui, anche alla luce delle autorizzazioni concesse dal comune si ritiene lesiva l’ attribuzione di “mercatini illegali”‘ sulla quale non si esclude di parlarne, nelle sedi competenti. La coldiretti precisa altresì che l’iniziativa progettuale di Coldiretti su tutto il territorio nazionale ha ridato vigore al concetto il Made in Italy e della rintracciabilità del prodotto agroalimentare, creando ben 200 Botteghe di Campagna Amica, 1200 agrimercati e oltre 5000 punti vendita aziendali. Nella sola Calabria sono complessivamente 360. Il tutto è riconosciuto in ambito politico e istituzionale e da importanti associazioni dei consumatori. Ricordiamo che sono imprese agricole che hanno fanno investimenti e creato nuove opportunità di lavoro. Inoltre, “le imprese agricole” che animano l’agrimercato sono accreditate e devono necessariamente essere possessori di un fascicolo aziendale riconosciuto da Arcea. In alcun modo “le nostre imprese agricole”, ligie alle regole del progetto nazionale, venderebbero prodotti esotici! Pertanto, conclude la lettera, invitiamo il consigliere comunale a venire con noi, quando vuole a visitare sia l’agrimercato di Catanzaro Lido che le altre realtà a livello regionale affinché possa constatare personalmente la validità e la portata del progetto.