Quando la politica esce dalle stanze dei bottoni per incontrare i cittadini i risultati sono sempre soddisfacenti, un nuovo modo di fare politica è quella alla quale abbiamo assistito lo scorso 8 luglio, presso i locali del museo di Capo Colonna gli assessori Candigliota, Giungata e Molè, insieme ai capigruppo di maggioranza Contarino e Corigliano hanno incontrato i cittadini delle Contrade Sud di Crotone, facenti parte del comitato “Le Contrade di Hera”. “Esempio di democrazia partecipata, questo nuovo metodo fa sì che si lasci il “palazzo” per ascoltare i reali problemi della cittadinanza, si crea così un moderno contatto con la città che viene finalmente ricompresa in quell’unicum che non include solo il centro ma ingloba anche le periferie – afferma Marianna Barilari, Presidente comitato “Le Contrade di Hera”. E di periferie si è parlato a lungo, della nostra splendida periferia, per troppo tempo bistrattata e dimenticata. Capo Colonna e le sue contrade necessitano di impegni concreti, impegni che vanno dalla risoluzione di inezie come la sistemazione delle pensiline per attendere gli autobus sino a un progetto di più grossa portata che consenta di superare un gap che si protrae da tantissimi anni come il problema dell’acqua.
Su questo ultimo punto esprimiamo come comitato profonda soddisfazione per l’impegno concreto assunto dall’assessore Candigliota, che ci ha illustrato il progetto per la sostituzione e potenziamento della rete idrica per capo colonna. Progetto di prossima esecuzione che interesserà una buona parte degli abitanti di via Hera Lacinia che combattono quotidianamente per questo bene primario. Volontà di dare risposte concrete, quindi, nelle dichiarazioni dei nostri assessori e consiglieri e volontà di cambiamento come dovere del buon amministratore. Se è vero che il ruolo degli assessori è quello di “assistere” e consigliare il sindaco nell’amministrazione della cosa pubblica, dovere del cittadino responsabile è quello di segnalare le carenze e prevenire i disservizi. Noi come comitato siamo pronti a spenderci per il bene del nostro territorio e ci auguriamo che questo primo incontro sia foriero di successivi ottimi risultati. Perché “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”.”