Finalmente apre il nuovo parco acquatico sportivo in località Cervara a Cirò Marina. Abbiamo intervistato, al riguardo, il sig. Cataldo Bonessi, il promotore dell’iniziativa.
Ci parli un po’ della novità che lei ha realizzato a Ciro Marina.
Innanzitutto, mi preme ringraziare il signor sindaco, Roberto Siciliani, che ha sposato e sostenuto sin dall’inizio la nostra iniziativa che, per la sua originalità e per le peculiarità connesse, vuole dare un maggiore impulso alla naturale vocazione turistica del nostro territorio. Voglio, altresì, ringraziare l’assessore Giuseppe Berardi e il dirigente Cataldo Fuscaldo, per il loro impegno e per la loro capacità nel cercare la soluzione tecnica, vista la novità dell’idea e la complessità delle norme burocratiche. Il nome dato al parco acquatico è “Senza Limiti Beach Club”. Il nostro progetto è fortemente innovativo, si caratterizza per l’offerta di nuovi servizi, capaci di trasformare la balneazione in un momento unico, di gioia e felicità, con attività legate al benessere, allo sport, al divertimento ed al relax ,naturalmente nel pieno rispetto dell’ambiente. Tali attività tendono a curare lo stress, favorire un equilibrio mentale. I nostri ingredienti sono: energia, allegria, sole, divertimento, benessere e relax in un ambiente suggestivo quale la “Cervara”. Nel parco acquatico si svolgeranno giochi acquatici adatti alle attività sportive sulla spiaggia e nel mare, senza arrecare alcun danno all’ambiente marino.
Quali sono, quindi, le attività svolte nel parco?
Le nostre attività sono: animazione in spiaggia, balli in spiaggia, spettacoli, discoteca di giorno, zumba fitness, acqua fitness, sport in mare, attivita’ legate al benessere.
Ci sono state alcune critiche, sollevate dai cittadini, riguardo alla realizzazione del parco, come mai?
Io comprendo le preoccupazioni dei cittadini, specie di coloro che temevano che la realizzazione del parco potesse avere un impatto sull’ambiente interessato, sebbene avessimo rassicurato la comunità che sarebbe stata, come è tuttora, intenzione della Direzione garantire la massima pulizia dello specchio d’acqua interessato, anche a fronte di una maggiore frequentazione da parte dei turisti, di qualsiasi età, per le attrattive ed i giochi che saranno posti in essere. Invito questi cittadini a recarsi nel nostro parco per verificare di persona la regolarità delle attività e la cura dell’ambiente ma anche a segnalare eventuali errori da correggere o fare proposte per migliorare il servizio, potendo riscontrare in noi la disponibilità a recepire i suggerimenti. Ma voglio invitare tutti a smetterla di fare attacchi e critiche strumentali e tendenziose. Se vogliamo che la nostra realtà diventi una meta turistica ricercata da vacanzieri non solo nostrani ma anche stranieri, dobbiamo fare in modo che agli stessi turisti siano offerti più servizi, compresi i divertimenti! Anziché criticare a priori questa iniziativa, sarebbe opportuno che fosse sostenuta anche perché rappresenta un’opportunità di lavoro, seppure stagionale, per i nostri giovani. La Calabria e la stessa nostra realtà cirotana hanno difficoltà ad uscire dalla crisi anche a causa di una mentalità chiusa e tesa sempre a screditare e/o ad ostacolare chiunque si impegna, investendo risorse economiche ed umana, nel migliorarsi e, contestualmente, nell’aprire una prospettiva di sviluppo per il territorio, anche con iniziative non propriamente tradizionali. Le critiche, ingiustificate e fini a se stesse, alla realizzazione del nostro parco, hanno dato un’immagine negativa della nostra cittadina che, invece, è una realtà fatta di gente che lavora, che fa sacrifici, che crede in Ciro Marina, che vuole investire in attività che possano dare un benessere alla sua comunità. Dobbiamo far scoprire la positività del nostro territorio, realizzando opere che possano attrarre più gente possibile, alla quale offrire l’opportunità di trascorrere vacanze felici e rilassanti, soprattutto sulle nostre splendide spiagge.
Perché avete scelto la ‘Cervara’ come luogo dove realizzare il parco?
Premetto che stiamo studiando la realizzazione di questo progetto da ben due anni, più volte abbiamo fatto sopralluoghi con il dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune, Cataldo Fuscaldo, i funzionari della Capitaneria di Porto, l’assessore Berardi e il sindaco Siciliani per valutare l’iniziativa e la sua localizzazione. I motivi sono principalmente tecnici. I progettisti mi hanno chiesto le coordinate di posizione del nostre territorio e, in base alle stesse, hanno stabilito l’ubicazione del parco, ritenendo che la “Cervara” fosse l’unico punto dove poterlo realizzare. I motivi sono i seguenti:
1) La Cervara è l’unico punto di Cirò Marina dove i giochi sono riparati sia dai venti che dalle mareggiate ed i fondali bassi sono idonei per posizionare i pesi morti per l’ancoraggio. Nel suddetto luogo si forma un golfetto, prova ne è che, nonostante nei giorni scorsi ci sia stata la tramontana, i giochi sono rimasti laddove sono stati impiantati e collaudati, alla “Cervara” l’unico vento presente durante l’estate è il maestrale che, dopo le prime ore della mattina, si calma, mentre i venti di tramontana, durante il periodo estivo, possono durare 3 giorni; 2) Abbiamo scelto la Cervara perché è un posto abbandonato e meta di discariche abusive, pertanto il nostro obiettivo è valorizzare il luogo. È nostra premura sorvegliare durante la nostra piccola permanenza e segnalare alle autorità competenti i fenomeni di deturpamento, distruzione e inquinamento ambientale che si potrebbero verificare in tale zona; 3) Per erogare i nuovi servizi legati alla balneazione ed alle attività di benessere era necessario trovare un posto tranquillo, dove poterli praticare.
Perché non avete scelto un posto al centro della cittadina?
Il nostro obiettivo, che non è finalizzato a fare un’attività di massa né la speculazione, è stato quello di realizzare e portare a Cirò Marina una novità assoluta, nel rispetto della natura e teso a favorire il benessere ed il divertimento dei bagnanti. Per quello che è e che comporta un parco acquatico, era impossibile realizzarlo nel centro del paese in quanto lì si creava solo confusione ed impedimento sia alle strutture balneari esistenti che ai residenti ed ai turisti che vogliono stare al mare in modo tranquillo, anche perché la zona è già troppo affollata e, la presenza del parco, avrebbe creato problemi per un regolare scorrimento del traffico stradale. Chi conosce Cirò Marina, sa bene che sulla punta abbiamo la presenza di tutti i venti, i venti di tramontana sono più pericolosi e possono provocare la distruzione del parco, inoltre rispetto alla “Cervara” i fondali sono molti profondi. Invece, al lato sud, per quasi tutta l’estate abbiamo sempre il vento. Inoltre, l’ordinanza della Capitaneria e del Comune vietano giochi e altro in luoghi di afflusso di bagnanti.
C’è stata una polemica per la strada, il parcheggio e l’ambiente. Cosa ci può dire?
Vi poniamo noi una domanda: avete mai conosciuto un imprenditore che investe propri capitali, preciso senza finanziamenti dello Stato o quant’altro, sapendo che in quella zona non c’è strada, fogna, luce, e per la sicurezza dei giochi? Pensiamo che ci hanno giustamente giudicato inizialmente come irresponsabili, ma abbiamo pensato anche a queste problematiche prima di investire. Mi spiego meglio. In merito alla strada, chi conosce la “Cervara”, sa che, arrivati sotto “Madonna di Mare”, inizia la strada, larga di circa 7 metri, che porta fino alla scogliera del parco. Ci sono state polemiche anche per come arrivare dalla scogliera al parco e ci si domandava “se succede qualcosa sulla spiaggia, come fa l’ambulanza ad arrivare lì?”. Ma noi vi chiediamo: “se voi andate al mare, ai lidi, sulla punta, al faro, alla piciara, ecc. una volta parcheggiata la macchina, quanti metri vi fate a piedi per arrivare alla spiaggia? E se a qualcuno (con tutti gli scongiuri) succede qualcosa al faro, sul lungomare, alla punta, alla piciara ecc. l’ambulanza per soccorrerlo cosa fa? Avete mai visto un’ambulanza che cammina sulla spiaggia? I soccorritori si fanno qualche centinaia di metri a piedi sulla spiaggia, quindi non è la stessa cosa alla “Cervara”, visto che dietro la scogliera c’è una strada comunale percorribile a piede, che dista circa 200 metri dalla spiaggia?
Quindi la soluzione?
Nel parco abbiamo attivato tutte le norme di sicurezza prevista dalla legge sul primo soccorso, ad esempio bagnini, assistenti ai giochi; abbiamo allestito un gazebo, adibito a primo soccorso, con tutta le attrezzature idonee previste dalla legge sul primo soccorso, lasceremo nelle vicinanza della spiaggia un mezzo a motore 4×4 per eventuale trasporto. Inoltre, informiamo tutti i cittadini che, per il periodo di maggiore affluenza di turisti, nel parco abbiamo messo a disposizione dei nostri clienti un servizio navetta con la barca, con inizio corsa dal lido “The Beach” fino alla “Cervara”. Sulla strada, da “Madonna di Mare” fino all’entrata del parco, tutti i giorni ci sarà la presenza del nostro personale che controllerà il traffico al fine di non creare confusione e di lasciare il passaggio per eventuali soccorsi.
Il sig. Bonessi conclude
Vi auguriamo una felice estate, con la speranza che molti possano apprezzare la nostra iniziativa e la nostra amata Cirò Marina che può vantarsi delle attività imprenditoriali attuate. Infine, ringraziamo le nostre famiglie che, nonostante tutte le difficoltà incontrate nella realizzazione del parco, ci hanno dato sempre forza di andare avanti e ci hanno incoraggiato a proseguire nell’iniziativa intrapresa.
Rappresenta senza dubbio una novità, un progetto coraggioso che, probabilmente, apporterà un valore aggiunto in termini di servizi turistici.
Tenuto conto che l’impatto ambientale è zero, l’iniziativa è lodevole.
auguri