Dopo essere stata chiusa dalla Regione, abbandonata nel 2006, più volte segnalata il suo stato di abbandono e di degrado, ritorna con un nuovo look rigogliosa più di prima l’antica fontana di Caraconza, un importante sito tra Umbriatico Carfizzi e Cirò, dove in passato era frequentato da tutto il circondario per le sua acqua fresca proveniente dalla Sila. Di recente appare restaurata, abbellita, con nuove panchine in pietra locale ed una vasca sempre pulita come tutta l’area attorno ad essa, che è ritornata ad essere un punto di ritrovo per molte famiglie che alla sera, durante le ore fresche della giornata, si recano presso di essa per fare un pic-nic per poi approvvigionarsi di ottima acqua potabile. Quando un posto naturale così bello, viene rispettato e migliorato, fa sempre piacere e fa onore all’artefice di tale restauro migliorativo e conservativo, è un segnale di civiltà e progresso. Recò molto stupore quando nel lontano 2006 la fontana venne soppressa, l’allora sindaco Vincenzo Chiarelli, in proposito aveva affermato che :”Dopo un anno di abbandono, potrebbe essere riaperta la fontana di acqua potabile di “Caraconza”, se la Regione, ritornando sulla sua decisione, decidesse di riattivarla, allora noi saremmo pronti e favorevole ad accogliere la sua riapertura, in quanto ridaremmo un servizio a tutti gli umbriatichesi, e che in questo caso porterei la discussione anche in consiglio visto che la fontana si trova in territorio umbriatichese.
Quando la fontana venne soppressa- proseguiva l’allora sindaco- mi sono rammaricato per la drastica decisione presa a suo tempo dalla Regione, ed in quella occasione avevo esternato fortemente il mio disaccordo”. Ora che la fontana è ritornata a risplendere, grazie a Regione e all’attuale sindaco Pasquale Abenante, tutti possono tirare un grido di sollievo. L’antico abbeveratoio di “Caraconza” , è una delle fontane più ricercate da tutto il comprensorio per la freschezza della sua acqua potabile proveniente dagli sfiati della linea di Umbriatico che porta l’acqua potabile anche a Cirò. Oggi rappresenta un punto di incontro di tutta la gente di Umbriatico, Cirò, Cirò Marina e paesini limitrofi, dove l’acqua è sempre presente e fresca. In passato aveva subito anche atti di vandalismo da parte di ignoti a cui probabilmente dava fastidio l’approvvigionarsi del prezioso fluido, che armato di martello, o di altro oggetto contundente , rompeva il rubinetto e il tubo da cui scorreva l’acqua che si disperdeva nella vallata, ed in conseguenza dell’ennesimo atto vandalico, la fontana era stata chiusa. Ma la gente comune e civile aveva fatto sentire la sua voce, rivolevano la loro fontana, un’amica di sempre, a cui si affidava in caso di siccità, ma anche molti contadini specie di Umbriatico e di Cirò, al ritorno dai campi sostavano alla fontana per dissetarsi, come pure la gente che utilizzava questa acqua potabile evitando così di appesantire il bilancio della spesa. L’acqua è un bene prezioso e va rispettata, perciò non arrechiamo danni alle fontane ma tuteliamole.