Per quarantotto ore, dalla serata di mercoledì al primo mattino di venerdì, il palazzetto dello sport della città è diventato un luogo internazionale. Già ospitante i giovani scaut provenienti da Brescia, Venezia, Cerveteri, Milano, impegnati a prestare il loro servizio volontario sui terreni confiscati alla mafia in quel di Cirò, sotto la bandiera di Libera, sono giunti in città, anch’essi ospitati dall’Amministrazione Comunale che si è detta e mostrata attenta ad accogliere la richiesta avanzata dagli Scaut Raider della città. Sono stati infatti i contatti presi dal commissario Nazionale alla Formazione della Fis e Fias Raider, Lucia Sacco e dal Commissario Regionale, Oscare Grisolia, a favorire l’arrivo nella nostra città di un gruppo di scaut provenienti da Francoforte, Germania. “EuroùischerPfundfinderbuntGeorgsvitter“, questa la loro sigla di appartenenza.
Un lungo viaggio attraverso tutta la nostra penisola che ha individuato nella nostra terra di Pitagora e della Magna Grecia, una terra da conoscere, visitare, fraternizzando, secondo lo spirito di fratellanza scaut, con gli adulti e giovani “Raider” della nostra città. Hanno potuto così apprezzare il nostro mare, la nostra pineta, lo spirito accogliente e ospitale di una parte della nostra Calabria. Una fratellanza suggellata nella serata di giovedì con una lauta cena a base di spaghetti e pomodori freschi, sardella, vino Cirò e anguria. Hanno altresì scelto il nostro litorale, in una splendida notte, per celebrare la consegna della “promessa” a dei loro giovani esploratori, con una cerimonia suggestiva e sempre emozionante per chi vive l’intensa e formativa esperienza scaut. Se ne sono andati con la promessa di ritornare, magari da turisti, affascinati dal nostro mare, dove hanno fatto il bagno, e invitando i fratelli di Cirò Marina a restituire la visita a Francoforte. Chissà, ci ha detto il commissario alla Formazione, Lucia Sacco, “si potrebbe programmare per tempo un incontro scaut internazionale a Cirò Marina con gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero, sarebbe la giusta occasione per avviare scambi, conoscenze, amicizie che sicuramente negli anni e nel tempo potrebbero favorire una maggiore diffusione dell’accoglienza, della fratellanza, dello scambio culturale fra popoli e tradizioni diverse.”