Con una lettera indirizzata al Ministero dell’Ambiente, della Salute, all’assessore regionale Pugliano e allo stesso sindaco di Cirò Marina Roberto Siciliani, Ferdinando Amoruso, presidente del movimento Vita, invita ad attuare la delocalizzazione dell’impianto di depurazione del comune. “Con la presente si vuole porre all’attenzione degli enti in indirizzo il grave problema del depuratore comunale di Cirò Marina, situato in pieno centro sul lungomare nord della cittadina, nei pressi delle abitazioni e di molte strutture turistiche – scrive in una nota Amoruso. Detto depuratore risulta attualmente circondato da numerose infrastrutture pubbliche e private, creando notevoli inconvenienti per i rumori e le esalazioni prodotte, con notevoli disagi alla popolazione residente, ai migliaia di turisti che affollano l’arenile, agli albergatori, ai campeggi e a tutte le attività commerciali presenti nella zona.
Tale stato di fatto richiede un’azione straordinaria finalizzata alla delocalizzazione dell’impianto, in quanto l’attuale sito non è compatibile con la vocazione della cittadina, meta turistica di primaria importanza della Regione Calabria e assegnataria di 13 Bandiere Blu. Per quanto sopra si chiede agli enti in indirizzo di mettere in atto tutte le azioni possibili mirate ad attuare la delocalizzazione dell’impianto di depurazione fuori dal centro abitato e alla riqualificazione urbanistica dell’attuale sito, utilizzando eventualmente i finanziamenti comunitari e non che si rendono disponibili. Si chiede, inoltre, un incontro urgente con gli enti sopra menzionati al fine di intraprendere un percorso comune che porti alla risoluzione della problematica sopra esposta”.
Ci auguriamo che il problema venga preso seriamente in considerazione dagli organi competenti, la questione è grave e necessita di un intervento risolutivo.
Una località frequentata come la nostra non può, nella maniera più assoluta, sopportare ancora un obbrobrio simile.
Ci auguriamo che il problema venga preso seriamente in considerazione dagli organi competenti, la questione è grave, è necessita di un intervento risolutivo.
Una località frequentata come la nostra non puo’, nella maniera piu’ assoluta, sopportare ancora un simile obbrobrio.