“Se ancora oggi per qualcuno vi siano dubbi sulla scelta corretta o errata da parte di questa Amministrazione di dichiarare lo stato di dissesto finanziario, si ritiene di dover ribadire che la strada imboccata è sicuramente quella giusta, quella che sosterrà anche le ragioni delle imprese creditrici del Comune di Cirò Marina – afferma in una nota il sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani. Infatti, il Governo ha inteso venire incontro alle esigenze dei Comuni che hanno dichiarato lo stato di dissesto finanziario, con l’approvazione di un emendamento al Decreto del Fare (D.L. n.69/2013) che inserisce un nuovo articolo (12-bis), recante: “Sostegno alle imprese creditrici dei Comuni dissestati”. Tale articolo introduce il comma 17 – sexies nell’art. 1 del D. L. n.35/2013 (cd. Decreto paga debiti), il quale riserva agli Enti suddetti una quota delle risorse già stanziate per il pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni.
La norma in questione persegue il duplice obiettivo di sostenere la situazione delle imprese creditrici dei Comuni in dissesto e di accelerare l’opera di risanamento degli Enti medesimi, contribuendo al rilancio dell’intero sistema locale. Il Comune di Cirò Marina, avendo dichiarato lo stato di dissesto finanziario nei 24 mesi antecedenti la nuova disposizione di Legge ed avendo aderito alla procedura semplificata di cui all’art.258 TUEL, potrà beneficiare delle ulteriori risorse messe a disposizione per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, con conseguente beneficio per le imprese creditrici. Le somme saranno messe a disposizione dell’Organo Straordinario di Liquidazione che provvederà al pagamento dei debiti commerciali al 31.12.2012, ad eccezione di quelli fuori bilancio non riconosciuti ai sensi dell’art. 194 TUEL, entro la medesima data, con le modalità di cui al citato art.258, nei limiti dell’anticipazione erogata, entro 120 giorni dalla disponibilità delle risorse. Con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero delle Finanze, saranno stabiliti i criteri e le modalità per il riparto e l’attribuzione delle somme stanziate per gli Enti beneficiari e la relativa restituzione. Senza “se” e senza “ma”, la dichiarazione di dissesto è stata senza dubbio una scelta attenta ed oculata che sicuramente consentirà anche il risanamento delle casse comunali”.