“Nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera al governatore della Calabria per chiedere sia un incontro che l’istituzione di una Commissione, per capire se anche questa volta perderemo i fondi europei – afferma in una nota Antonio Jiritano, di Usb Calabria. Dai dati fornitici dalla Funzione Pubblica, infatti, rileviamo che, se entro settembre non verranno impegnati per mancanza di progetti o bandi, la Calabria vedrà sfumare circa 1,3 miliardi di euro di fondi europei, che dovranno essere restituiti per mancanza di impiego. A supporto delle carenze progettuali della Regione Calabria, il Ministro per la coesione, ha addirittura illustrato un piano di impiego dei fondi, proponendo l’utilizzo di parte di dette risorse, sul decreto lavoro, per cui sarebbe possibile utilizzare una quota di queste risorse per sostenere l’occupazione al sud; la restante parte dovrebbe essere destinata a sostegno delle piccole opere già in cantiere e per la messa in sicurezza di scuole e ospedali. Il Governatore, invece, mostrando il suo reale interesse per i problemi della Calabria, non ci ha risposto, preferendo, come al solito, partecipare ad ogni sagra paesana, sbandierando e propagandando le “magnificenze” della sua parte politica.
Eppure, solo un mese fa il settimanale “L’espresso”, ha riportato la denuncia del Commissario europeo agli Affari regionali Johannes Hahn, perché la Calabria ha speso solo il 16% delle centinaia di milioni di euro che da sei anni la Ue ha messo a disposizione della regione per la tutela del patrimonio culturale calabrese, consentendo, pertanto, scempi come quello accaduto agli scavi di Sibari e permettendo che quei fondi non utilizzati fossero restituiti! La preoccupazione di questa O.S., è che, come al solito, vengano presentati progetti all’ultimo minuto, senza una reale programmazione, che consentano, come è purtroppo successo spesso nel passato anche recente, una serie di truffe, per le quali ci rimette, come sempre, la Calabria ed i calabresi. Intanto è concreto il pericolo che la nostra Regione rischia di perdere altri 33 milioni di euro destinati per il programma “attrattori culturali, naturali e per il turismo”: noi ci domandiamo come sia possibile permettere che queste cose avvengano, come sia possibile che una regione come la nostra, che vive di turismo, possa consentire a “questa classe politica” (si fa per dire), tutto ciò! Chiediamo dunque che la Regione presenti per tempo i progetti per utilizzare i fondi a sostegno del lavoro in Calabria, anche per sanare l’abominio che ha visto i lavoratori LSU/LPU della Calabria buttati fuori dai comuni per mancanza di rinnovo della convenzione regionale, abbassando gli standard di servizi ai cittadini calabresi. Si utilizzino questi soldi, dunque, anche per stabilizzare i lavoratori precari calabresi, per i quali la USB Calabria ha indetto per il prossimo 19 settembre una manifestazione regionale contro le non politiche della Calabria”.