Nella mattinata del 23 settembre si è svolta presso la sala riunioni della Direzione Territoriale del Lavoro di Crotone (DTL-KR) una assemblea sindacale richiesta dalle RSU, a cui hanno partecipato i dipendenti dell’ufficio e le organizzazioni sindacali, per discutere della Bozza di DPCM riguardante il declassamento di 11 DTL a presidi, ossia uffici di livello non dirigenziale, che comprende anche l’ufficio di Crotone. Tale Bozza prevede che la responsabilità dell’operatività degli stessi Uffici sarà posta a capo del Direttore della DTL di Catanzaro. Pertanto, stante quanto previsto da tale decreto, la Direzione Territoriale del Lavoro di Crotone diventerà un presidio di Catanzaro, con il rischio di arrivare alla successiva chiusura definitiva con conseguente perditadi posti di lavoro nel territorio. Una perdita grave perché si avrebbe un depotenziamento e un minor controllo sulla legalità del territorio. L’illegalità rende precario un territorio, soprattutto in questo periodo di crisi che sta attraversando il paese e che ha colpito maggiormente le Regioni del Sud come la Calabria e il territorio Crotonese; territorio che è afflitto da problematiche quali il lavoro nero e irregolare e da condizioni di lavoro precario e a volte poco sicuro dal punto di vista prevenzionistico.
“La costituzione di Ufficio di presidio, ovvero di un ufficio di seconda fascia, determinerà una situazione disuniforme sotto il profilo della vigilanza e dei controlli ispettivi, con inevitabile disagio per i cittadini e perdita per i lavoratori in generale, della tutela lavoristica e della sicurezza sui loro posti di lavoro – scrivono le Rappresentanze Sindacali Unitarie.
Per sottrarre il lavoro al ricatto di un mercato distorto occorre agire sul fronte dei controlli. Questo vuol dire incrementare quelle azioni di controllo, anche e soprattutto preventive, e non depotenziarle così come sta facendo il ministero con la Bozza di DPCM, indebolendo ancor più, queste attività. Attività già fortemente provate dalla carenza di organico,causata dalla riduzione in questi anni di unità ispettive e amministrative. A ciò si aggiunge che la Direzione Territoriale del Lavoro svolge compiti non solo di controllo ispettivo nel territorio ma anche compiti amministrativi e garantisce quindi servizi ai cittadini quali autorizzazioni per l’installazione di impianti audiovisivi, l’accesso al lavoro dei minori nel campo dello spettacolo, convalida dimissioni lavoratori e lavoratrici madri, rinnovi certificati di abilitazione per la conduzione dei generatori di vapore, interdizioni dal lavoro per maternità relativa a lavori a rischio, certificazione contratti di lavoro,conciliazioni, vertenze, ecc. . Infine occorre precisare che il declassamento della Direzione a presidio, che di fatto presuppone la successiva soppressione dell’ufficio nel territorio crotonese, causerà un grave pregiudizio ai cittadini-lavoratori, i quali, a titolo esemplificativo, per sporgere una semplice denuncia lavoristica o per presenziare a una conciliazione dovrebbero recarsi nell’apposito ufficio di Catanzaro, con i consequenziali e ben noti disagi che il collegamento tra le due città comporta”.