“Non c’eravamo sbagliati: le casse del Comune di Rende sono vuote. E anche se qualche militante del Pd vuol far credere che Rende è ancora un’isola felice, i fatti – purtroppo – ci danno ragione. La gestione dissennata degli ultimi anni ha portato il Comune in un baratro finanziario. E se qualcuno ancora dovesse dubitare delle nostre parole lo invitiamo ad andarsi a leggere, ma soprattutto a studiare, la deliberazione del commissario straordinario n° 25 dell’1 ottobre 2013, con la quale si chiede il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale – scrive in una nota il M5S di Rende. Quel documento parla chiaro e certifica la gravissima situazione debitoria in cui le precedenti amministrazioni hanno ridotto il nostro comune. Si chiede infatti l’attivazione di una procedura che, per prassi, è consentita ad Enti che sono ad un passo dal default finanziario, per far partire misure urgenti, straordinarie e dagli effetti devastanti per la città. Il Comune è in pre-dissesto quindi: i debiti fuori bilancio ammontano a 10,5 milioni di euro a cui si devono aggiungere altri 2 milioni 377 mila euro di debiti prodotti nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 agosto 2013.
Tra l’altro, dal 2010 in poi le amministrazioni succedutesi della nostra città hanno coperto gli ingenti debiti con presunti futuri proventi di dismissioni immobiliari mai realizzate, nell’indifferenza o nell’ignoranza delle opposizioni. Grande è lo sdegno di noi del Movimento 5 Stelle che, nonostante le ripetute dimostrazioni dell’incapacità amministrativa dei vecchi partiti politici, ancora non riusciamo ad abituarci all’ingordigia dimostrata da chi ci ha amministrato in questi ultimi anni. Per i cittadini di Rende si prospetta un futuro di lacrime e sangue: le tasse aumenteranno e i servizi scompariranno. Un terribile regalo per l’intera città, mentre già ora si fa fatica a pagare i creditori e ad arrivare a fine mese. Speriamo almeno abbiano il pudore di non presentarsi alle prossime consultazioni elettorali: con quale faccia potrebbero? C’è da rimboccarsi le maniche per rimediare ai danni provocati dai partiti e noi del M5S di Rende siamo l’unica alternativa onesta per la città. Rende come Parma: mandiamoli tutti a casa (che ci conviene anche economicamente). Quanto scritto vale anche come risposta al circolo PDmenoL di Rende. Sulla loro curiosità di conoscerci, ci spiace, ma non abbiamo nomi di capibastone da fare. Siamo semplici cittadini che hanno deciso di vederci chiaro e sabato pomeriggio a Commenda con un piccolo banchetto, autofinanziandoci, cercheremo di informare la popolazione rendese sui mali provocati dalla gestione partitica-clientelare, che il circolo PDmenoL vuole nascondere o (e forse sarebbe peggio) ignora”.