“Rileviamo,ancora una volta, un fatto preoccupante a dimostrazione della pochezza di idee dei nostri rappresentanti politici, i quali, a scadenze periodiche, estraggono da un consunto cilindro trovate particolari, con cui si permettono di disegnare idee e concetti anomali, fuori luogo e deludenti sotto ogni livello, se per caso attuati sono dispendiosi e altamente passivi per la già moribonda economia calabra, tra queste reminescenze passive esiste il ritorno improvviso alla solita proposta, già castigata nel recente passato, ovvero creare un aeroporto a Sibari senza guardare la geografia dei collegamenti e l’autonomia finanziaria dell’intera area sociale a deprimendo della funzionalità dell’aeroporto di Crotone, con gli esponenti regionali capaci di affermare e garantire la continuità del Sant’Anna, subito dopo annullare l’impegno verbale con altre affermazioni per far piacere alle diverse anime di una politica variegata e senza cognizione di causa – scrivono Carlo Turino, Giancarlo Rizzo e Gianfranco Turino della Fiamma Tricolore. Evidentemente sia il governatore che la sua giunta non hanno le idee chiare in materia di trasporto aereo, un fatto che non ci stupisce, avendo capito da svariato tempo (in pratica dal 2010, momento d’insediamento del nuovo corso regionale) la totale mancanza di conoscenza del settore, dove la pratica dei fatti e degli atti è un momento diverso dalla dialettica dei discorsi.
Eppure, la situazione cronica della regione è nota anche agli sprovveduti, un attimo difficile in cui la gente non ha alcuna certezza per il domani, con le varie attività bloccate, alcuni pezzi storici della vita locale completamente cancellati da una precipitazione negativa dei salari, mancanza di occupazione, con un progressivo e costante aumento dei costi che non hanno un termine di paragone con l’esistenza giornaliera. Invece di pensare a creare aspettative per nuovi aeroporti, il signor governatore e il suo seguito, dovrebbero mettersi al lavoro per rendere funzionali i trasporti della regione, via superficie e su rotaie, rivedere i progetti della ferrovia e le strade, cercando inoltre di rivalutare il settore aereo rendendo perfettamente funzionali i tre aeroporti esistenti che, per loro collocazione geografica gestiscono tre aree diverse di utenza. Svelare e chiarire il mistero del blocco del Sant’Anna, la pista resa ancor più percorribile con un ulteriore eliminazione degli ostacoli, rifinito e modernizzato l’aspetto accoglienza e completata la funzione dei servizi necessari per un aeroporto, ma ancora fermo sulla linea di decollo nonostante gli importi spesi per metterlo al passo con l’eurovolo e i pesanti costi giornalieri di manutenzione. Per quale motivo? Per mancanza di traffico passeggeri? Per carenze nelle strumentazioni di sicurezza? Nulla di tutto questo! Al momento non esistono spiegazioni concretamente accettabili. Adesso bisogna veramente uscire dagli equivoci, cancellare ogni tipo di dubbi, ricercare altri contatti e contratti per nuovi collegamenti a livello concorrenziale. Ribadiamo un nostro concetto basilare, è il momento di porre fine alle diverse strumentalizzazioni di chi o di coloro che vogliono cancellare l’aeroporto, non contenti di un blocco durato anni che ha incrinato e deprezzato, ambiente, sociale, turismo, professionalità e occupazione. Ci sia, quindi, consentito di ricordare a tutti, che per Crotone e il suo Hinterland, l’uso dell’aereo è una necessità”.