«Non possiamo che esprimere viva soddisfazione per la convocazione del Consiglio provinciale di martedì prossimo, che ha all’ordine del giorno le richieste di trivellazioni nel mar Ionio. Siamo contenti che le nostre richieste vengano raccolte in così breve tempo». Comincia così la nota di Fratelli d’Italia, che la settimana scorsa ha chiesto pubblicamente un Consiglio provinciale congiunto tra Crotone e Cosenza, aperto ai sindaci e ai parlamentari nazionali e regionali, proprio per affrontare la tematica delle trivellazioni. «Abbiamo chiesto a gran voce – dichiara Gianfranco Turino, portavoce regionale di fratelli d’Italia – che questo territorio e tutta la costa ionica alzasse la voce su questa tematica. Non si poteva restare inermi davanti a quello che rischia di essere l’ennesima truffa ai danni della nostra terra». Oggi si doveva svolgere anche il Consiglio provinciale di Cosenza sulla stessa tematica, consiglio rinviato a lunedì 21 per consentire a tutti i sindaci della ionica cosentina di poter partecipare.
«Abbiamo costruito in silenzio – continua Turino – una sinergia tra le due province, sinergia che va sfruttata al massimo per avere una voce forte ed unica che si contrapponga a chi vuole violentare la nostra costa». Una delegazione di Fratelli d’Italia, composta dallo stesso Turino, da Ubaldo Prati, componente della costituente regionale, e da Maria Adele Bottaro, portavoce provinciale del partito, sarà presente martedì al Consiglio provinciale di Crotone per sollecitare il presidente Zurlo a fare di più su questa tematica. «Martedì chiederemo all’assise crotonese – conclude Turino – di farsi carico di essere promotrice di questo incontro. Crotone deve poter esercitare una leadership politica sulla costa ionica. Non possiamo abdicare anche questa volta in attesa che altri determinino il nostro futuro. È giunto il momento di ricoprire quel ruolo che la storia impone alla città di Crotone. Noi possiamo essere il motore politico ed economico dell’intera costa. Basta sollevarsi le maniche e cominciare a lavorare».