Il personale del Nipaf del Comando provinciale di Crotone e dei reparti di Petilia Policastro, Santa Severina e Savelli durante un servizio congiunto, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati ambientali, hanno denunciato, a piede libero, due persone coinvolte a vario titolo per i furti di legna che da tempo si stavano perpetrano ai danni del bosco comunale di Crucoli, bosco caratterizzato da una fustaia di leccio di rara bellezza. L’operazione è frutto di pregresse attività di osservazione e controllo che hanno indotto gli agenti a sospettare di uno dei trasgressori, un 36enne di Crucoli, tale E.C., che dalla sua abitazione era solito spostarsi con la propria autovettura per raggiungere la località “Principato” in agro e di proprietà del comune di Crucoli, dove è radicato il bosco. Da qui lasciava la sua auto per montare su un fuoristrada, lasciato appositamente in zona per raggiungere la zona più impervia e nascosta delle lecceta dove, indisturbato, nessuno poteva notarlo mentre tagliava le piante e trafugava il materiale ricavato, per poi lucrarne immettendolo nel commercio abusivo della legna da ardere. Il blitz a metà settembre, quando gli agenti della forestale, appostati in diversi punti sin dalle prime luci dell’alba, notavano il soggetto sospettato che con l’aiuto di uno straniero, verosimilmente romeno, intento a far rotolare verso valle i pezzi di legna appena tagliata, in direzione dove era posto il fuoristrada segnalato con cui veniva trasportata la legna.
I due soggetti osservati, accortosi della presenza dei forestali si diedero alla fuga dileguandosi nella fitta boscaglia. Gli agenti, dopo un primo accenno di inseguimento desistevano nell’intento per cercare di bloccare i fuggitivi all’imbocco della pista, che conduce nel bosco, che si interseca sulla S.S. 106. Dopo circa un’ora, gli agenti notavano un autovettura transitare sulla S.S. 106 riconoscendo nell’autista la persona prima sfuggita all’arresto. Prontamente fermato ed identificato, il 36enne di Crucoli veniva deferito, in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria per il di reato di furto, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali di una zona di alto pregio ambientale. Gli agenti ponevano sotto sequestro l’attrezzatura utilizzata per l’illecita attività e il fuoristrada adoperato per il trasporto della legna che risultava, tra l’altro, privo di copertura assicurativa e di proprietà di un’altra persona, un 49enne imprenditore di Crucoli, tale A.L., che informato dell’accaduto dava una risposta poco plausibile circa dove fosse l’automezzo. A questo punto, l’imprenditore, veniva sentito con le garanzie di legge in merito alla vicenda, il quale, avvalendosi della facoltà di non rispondere, non riferiva alcuna notizia. Con il prosieguo delle indagini, gli stessi agenti, raccoglievano ulteriori elementi a sfavore dell’imprenditore che veniva, quindi, denunciato per l’ipotesi di reato di favoreggiamento. Sono in corso ulteriori indagini mirate alla ricerca dello straniero coinvolto nell’attività illecita interrotta, le cui tracce si sono perse dal giorno del blitz. Il bosco oggetto dei tagli furtivi ricade in una zona tutelata sotto l’aspetto paesaggistico e soggetta anche a vincolo idrogeologico. Per reprimere fattispecie analoghe di reati, il Corpo forestale dello Stato in questi giorni ha intensificato i controlli sul territorio su tutta la provincia.