Dopo la rimozione dei cassonetti dalle strade di Caccuri in seguito alla raccolta porta a porta, a Pallagorio, arriva la lombricoltura. La lombricoltura è sistema “naturale” che utilizza l’appetito dei lombrichi per trasformare rifiuti organici in humus, un prodotto molto apprezzato, adatto sia come terriccio per vaso, che come fertilizzante vero e proprio. Un’attività questa, voluta dall’Amministrazione comunale, che partirà in via sperimentale e dovrebbe comportare una forte riduzione non solo delle quantità di rifiuti smaltiti in discarica, ma anche e soprattutto, dei costi di gestione: si punta a diminuire la monnezza del 65 per cento.
L’idea, la prima nella provincia di Crotone, seconda in Regione dopo Marzi (Cs), rientra nel progetto di raccolta differenziata porta a porta ‘spinta’. A gestire il servizio, finanziato con fondi comunali, sarà una cooperativa sociale. L’impianto di lombricoltura, sarà realizzato su un terreno di proprietà del Comune le cui dimensioni superano di poco il mezzo ettaro (in Catasto al foglio di mappa numero 9 particella 47). La raccolta dell’umido, dopo una serie di incontri con la popolazione e attività di sensibilizzazione (partita dalle scuole), dovrebbe iniziare a novembre. “Il nostro obiettivo è produrre meno rifiuti riciclando”, ha dichiarato il primo cittadino del comune arbereshe, Umberto Lorecchio. “Questo tipo di attività ci consentirà, non solo di avere meno spazzatura da smaltire in discarica, ma anche di produrre humus di qualità che potremmo utilizzare per giardini e le fioriere pubbliche oltre che dagli stessi nostri agricoltori”, ha aggiunto. Insomma, i piccoli comuni si organizza per cercare di risolvere il problema della spazzatura.