Ancora un’iniziativa del Rotary Club di Cirò Marina, Terra degli Enotri. Questa volta al centro dei lavori, il vino, la sua professionalità, il suo rappresentare la nostra tipicità e la nostra cultura enogastronomica, “utilizzando” come palcoscenico dimostrativo, i capannoni della cantina di Francesco Malena e famiglia. Una giornata di riflessione sul tema del vino e delle sue implicazioni socio economiche che non possono prescindere anche dalla tradizione, dalla storia culturale, dal lavoro quotidiano che ogni cantina, ogni operatore del vino, in questo caso l’intera famiglia Malena, dedicano impegnandosi per migliorarne la qualità, la produzione, quindi l’attività economica e di diffusione del nome Cirò, suo elemento distintivo. Ad introdurre l’appuntamento in questa giornata dedicata alla tradizionale festa di San Martino, Mimma Cerrelli, presidente del Club Rotariano. A significare e rendere ancor più interessante la giornata, oltre alla magnifica ospitalità della cantina Malena Francesco, la presenza del presidente della camera di Commercio, Vincenzo Pepparelli e dell’assessore all’urbanistica e territorio della Regione Calabria, Alfonso Dattolo.
Dopo i ringraziamenti di rito, rivolti agli intervenuti, Commissione Pari Opportunità di Cirò Marina, l’Assessore Francesco Ferrara per l’amministrazione Comunale di Cirò Marina, il presidente del consiglio dei giovani di Cirò Marina, Giuseppe Sasso, il presidente dell’Unpli, Nicodemo Martino, dell’associazione Radici, Francesca Gallello, Mimma Cerrelli per questa seconda edizione della festa del vino, ha rimarcato l’intento del Club, con queste iniziativa di contribuire a dare spazio e sostenere lo sviluppo del nostro territori. Quel territorio che, come ha detto nel suo intervento Alfonso Dattolo, oggi è troppo isolato infrastrutturalmente, senza vie di collegamento sufficienti a sostenere la grandi potenzialità territoriali. Da qui il suo parlare della già avanzata idea dell’area vasta, da Sibari a Crotone che potrebbe rappresentare nella futura architettura dello stato, una valida proposta di sviluppo. Come di territorio e delle sue potenzialità ha parlato il presidente, Pepparelli che ha definito il vino, il nostro “oro”. Idealmente vicino al Rotary si è detto l’assessore Francesco Ferrara, in rappresentanza anche del Sindaco impegnato nella concomitante festa di San Martino che si svolgeva in città, in quanto ha dichiarato di condividere gli ideali rotariani che ha ringraziato per le tante iniziative volte alla promozione territoriale, ma tuffandosi anche nostalgicamente al passato quando nelle vigne da giovani si riempivano “i calandruni” per poi fare tutti festa.
La stessa nostalgica immagine che si poteva leggere attraverso le parole di uno dei titolari la cantina, Cataldo Malena, uno dei familiari che parlando del papà, ha detto che lo si poteva andare a trovare in vigna e che ha fatto un ritratto veramente familiare della conduzione dell’attività vitivinicola. Un settore, quello vitivinicolo che potrà decollare definitivamente, ha detto il rotariano Leonardo Lerose, noto esponente del settore cooperativistico locale e non solo, solo se si saprà fare rete e sistema. La visione di Antonio Amoruso, che ha concluso la manifestazione, ha legato la famiglia alla professione e al suo territorio, caricandola di significati. Finite le parole, fiori per le donne della casa, vino e squisiti manicaretti tipici locali per tutti gli ospiti. A dare ulteriore significato alla manifestazione, si è svolta anche una riffa per sostenere la causa di uno dei nostri “Volontari doc”: il dott. Antonio Amoruso che porta sostegno e risorse per i bambini in Africa. Una riffa che ha visto la dea bendata posarsi sulla testa di Lucia Sacco, la quale, volontaria anch’essa, ha creduto di fare “cosa buona e giusta” visto l’obiettivo dell’asta, rimettendo il prezioso oggetto di nuovo in gioco e permettendo così di rimpinguare ancor di più la somma che sarà destinata a chi meno fortunato dei nostri figli. Vino, cultura, promozione territoriale e solidarietà, una concreta festa del vino.