“Sento il dovere di replicare al comunicato stampa del sindaco di Cariati pubblicato da ilCirotano, che trovo risibile, patetico e fantomatico – afferma in una nota Mario Sero, capogruppo dell’Unione Civica Cariati nel Cuore. Filippo Giovanni Sero, dovrebbe avere il buon senso di tacere e di lavorare alla soluzione dei problemi, irrisolti per sua incapacità, che attanagliano Cariati. Al sindaco di Cariati – prosegue la nota – consiglio di non irridire le minorenza su vicende attualmente al vaglio delle autorità giudiziali e gli ricordo il detto “ride bene chi ride per ultimo”. La giustizia italiana è lenta, a volte lentissima, ma prima o poi le sentenze, civili, amministrative e penali, arrivano al destinatario. Prima o poi il procedimento penale di palazzo Chiriaci verrà concluso, cosi come i rapporti tra gli amministratori comunali e la SOGEFIL verranno chiariti nell’ambito del secondo filone di indagine che vedrà alla sbarra gli amministratori di decine di comuni calabresi ed i rappresentanti della Sogefil. Prima o poi la situazione di disastro e dissesto finanziario, creata scientemente in otto anni di scellerata gestione dell’ente, verrà a galla e chi ha causato danni erariali per milioni di euro dovrà risponderne personalmente; prima o poi il consiglio di stato, che si è già pronunciato in via cautelare, emetterà la sentenza sulla delibera per la salvaguardia degli equilibri di bilancio; prima o poi caro Sindaco verrai chiamato a rendere conto del tuo operato e quel giorno non è poi cosi lontano.
Quanto alla seconda tranche dei soldi per il decreto salva imprese – prosegue Mario Sero – che sbandieri con toni trionfalistici, ti ricordo che le somme erogate, non sono una manna caduta dal cielo, ma dovranno essere restituiti con i dovuti interessi e vincoleranno il bilancio del comune di Cariati per i prossimi 30 anni; quanto, poi, alla squadra di persone attente che ogni giorno, come tu dici, cerca di affrontare i problemi di cariati e dei cariatesi ti invito, unitamente ai componenti della G.M ed ai consiglieri di maggioranza, a recarti puntualmente e sistematicamente al comune atteso che da diverso tempi ti sei reso “latitante” dalla stanza dei bottoni unitamente a tuoi sodali della maggioranza; l’amministrazione del comune di Cariati è in balia di se stessa senza guida e senza amministratori che quotidianamente si recano al comune ad ascoltare e risolvere i problemi dei cittadini, gli uffici comunali, con il personale ridotto al lumicino in diverse aree, non hanno mezzi, fondi e direttive per affrontare un solo problema; e’ un tuo dovere recarti al comune, anche quotidianamente, non fosse altro perché da otto anni ricevi l’ indennità a carico dei cariatesi e del bilancio dell’ente; è un tuo dovere girare per le vie, contrade e rioni della cittadina, per renderti conto di come l’hai “personalmente” ridotta e dei danni che hai arrecato, unitamente a quanti apparentemente ti stanno vicino….ma ciò è incompatibile con chi, come te, scelto la via della “latitanza” politica”.