“Il modello di democrazia che vogliamo, piaccia o non piaccia, dipende in gran parte dalla legge elettorale di cui ci siamo dotati. Da sempre la Compagnia dei Democratici – afferma Luca Mancuso segretario provinciale – ribadisce che il Porcellum non solo non consente ai cittadini di scegliere e consegna alle burocrazie dei partiti le nomine dei parlamentari, ma nemmeno garantisce la formazione di governi stabili, né tantomeno rappresentativi. Una legge elettorale che ha confinato al minimo assoluto la fiducia nei partiti (solo il 5% dei cittadini dichiara di averne) e contemporaneamente ha regalato loro il massimo potere nella scelta di chi debba rappresentare i cittadini, in definitiva questa legge tiene in vita una sorta di politici ectoplasmatici che un voto non lo hanno mai preso e quindi sono totalmente sconosciuti alla popolazione. Siamo stanchi di annunci e proclami le parole non hanno potere salvifico. Da sette anni ogni mattina i politici si affacciano alla finestra dicendo alla gente: basta con il Porcellum. Ora, in questi mesi di governo Letta si è parlato di tutto tranne che di legge elettorale, no anzi proclami sempre!. Quindi, lo dicano chiaramente che nessuno vuole cambiare il Porcellum, perchè nell’instabilità i soggetti coinvolti navigano sereni, e evidentemente una stabilità politica non fa bene a gente che utilizzano le istituzione a proprio uso e consumo.
Solo il Presidente Napolitano sta dimostrando che effettivamente vorrebbe cambiarla questa brutta legge! Gli altri rappresentanti istituzionali sistematicamente continuano a portare avanti azioni amministrative lontanissime dalle vere esigenze dei cittadini. Sono già almeno tre i Governi chiamati a risolvere questo pasticciato sistema di voto. Il governo Letta era nato quasi solo per fare questo (governo di scopo), poi si è esaltato volendo addirittura riformare la Costituzione ma il Porcellum, guarda caso, è ancora sovrano! In definitiva chi ammazzerà il Porcellum? Forse nessuno. Cambiare la legge elettorale era nei programmi di tutti gli schieramenti, ma dopo mesi di governo la “porcata” è ancora lì. E per l’ennesima volta si rischia di tornare alle urne alla stessa maniera. Persino Beppe Grillo, contraddicendosi enormemente, si è detto pronto a tornare al voto senza neanche l’introduzione delle preferenze, creando diversi mal di pancia anche all’interno del Movimento 5 stelle. In sintesi fa bene tutta quella platea di cittadini che ormai pensa di non recarsi più alle urne. La Compagnia dei Democratici se la situazione resterà invariata, sicuramente condividerà, senza se e senza ma, quell’astensionismo e quella protesta che sta montando in modo esponenziale”.