Mercoledì 5 febbraio, alle ore 15.30, nella Sala dello University Club, è previsto un incontro tra l’Università della Calabria e il Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino. Dopo l’introduzione del Prorettore, Prof. Guerino D’Ignazio, del prof. Sandro Temin, Vice Presidente della Comunità Ebraica di Napoli e Consigliere dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), e del Prof. Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura, ricerca e istruzione della Regione Calabria, prenderanno la parola il Prof. Fabio Levi e la Dott.ssa Roberta Mori per il Centro Primo Levi; il Prof. Giuseppe Passarino e il Prof. Paolo Coen per l’Università della Calabria. Primo Levi (1919-1987) è il più grande scrittore e testimone italiano della Shoah. Le sue opere, da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati, sono oggi considerate autentici capolavori e come tali tradotte in tutte le lingue. Capolavori da leggere e da studiare per il contenuto non meno che per la forma. Levi seppe infatti volgere la sua lucida e a tratti implacabile analisi della realtà di Auschwitz in un’alta sintesi letteraria, come sottolineano i critici più avvertiti, fra cui Alberto Cavaglion. Si spiegano in tal modo le numerose edizioni scolastiche, adottate in molti paesi occidentali, inclusi l’Italia, la Francia e gli Stati Uniti.
Il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, sorto a Torino nell’aprile 2008 e diretto dal Prof. Fabio Levi, tiene unite la famiglia dello scrittore, la Regione Piemonte, la Città e la Provincia di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Comunità ebraica di Torino e la Fondazione per il libro, la cultura e la musica. I suoi obiettivi si riassumono nel promuovere la conservazione, la ricerca e la divulgazione del lascito di Primo Levi e, in termini più ampi, della memoria della Shoah. Il mandato si esplica attraverso l’archivio, la biblioteca – diretta dalla Dott.ssa Roberta Mori – come pure attraverso numerosi convegni, incontri, il conferimento di borse di studio a giovani e l’organizzazione di corsi post lauream. L’Università della Calabria si è distinta nel tempo per una serie rimarchevole di manifestazioni sulla memoria della Shoah. Basti qui ricordare le iniziative nel ricorrere del 27 gennaio, organizzate in forma organica dal 2007, o i cinque corsi di Storia e didattica della Shoah che, coordinati dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, hanno visto convergere ad Arcavacata oltre mille insegnanti, principalmente delle scuole medie superiori. L’evento del 5 febbraio costituirà dunque un’occasione per approfondire la lezione di Primo Levi, per illustrare le varie attività del Centro che porta il suo nome e infine intensificare i suoi rapporti con l’Università della Calabria, anche sul piano istituzionale.