Dieci anni e… non sentirli. Dieci anni ed essere sempre sul campo nella difficile battaglia per la donazione spontanea. Dieci anni e crescere nel segno dell’altruismo e del volontariato. L’Avis Comunale Torretta di Crucoli nasce ufficialmente il 13 gennaio del 2004, anche se già in attività da qualche mese, ed oggi, a distanza di due lustri, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue celebra una tappa importante della sua opera nella nostra piccola comunità con un messaggio: Da vita nasce vita. Quindi far capire che l’atto della donazione non costa proprio nulla. Grande è, invece, il suo valore civile e umano. Perché per i bimbi affetti da leucemia e che non hanno ancora trovato un donatore di midollo osseo compatibile la donazione può rappresentare il dono più bello: la vita! E proprio il decimo compleanno dell’Avis cittadina, è stato celebrato sabato 1 marzo nel corso di una manifestazione nel corso della quale si è discusso della donazione del sangue del cordone ombellicale, del come donare e perché e naturalmente dell’importanza della donazione. Nel Salone Polifunzionale “Don Gennaro Cosentino”, messo a disposizione dalla Parrocchia Madre della Chiesa, presenti i massimi esponenti territoriali dell’Avis, primo fra tutti Franco Rizzuti, Consigliere Nazionale, in veste anche di moderatore dei lavori ed al quale va il merito di avere contribuito, assieme a Giuseppe Perpiglia, nella costituzione dell’Avis Comunale nel 2004. Quindi Rocco Chiriano, presidente Regionale, Rosario Macrì, presidente provinciale, naturalmente Laura Marasco, presidente della sezione torrettana, nonché i suoi colleghi delle Avis Comunali di Crotone, Cutro, Torre Melissa e Verzino, e la rappresentante della Consulta Avis Giovani della provincia di Crotone. C’erano anche Don Antonio Salimbeni, Parrocco di Torretta, che nel consiglio provinciale è il rappresentante della sezione cittadina, Giuseppe Perpiglia, in qualità di Presidente del CSV Aurora di Crotone (ma è anche il segretario regionale dell’associazione), e due relatrici d’eccezione: la dott.ssa Ermelinda Pascuzzi, Presidente della GADCO di Catanzaro (Gruppo AVIS Donatrici Cordone Ombelicale) e la dott.ssa Patrizia Leonardo, medico del SIMT di Crotone che coordinò l’equipe dell’Avis nelle prime giornate di donazione organizzate nel nostro comune.
Tante anche le rappresentanze istituzionali del territorio, a dimostrazione dell’interesse che l’Avis e le sue tematiche suscitano nell’ambiente politico e sociale: dal consigliere provinciale Michelangelo Greco, al vicesindaco Domenico Vulcano, agli assessori comunali Domenico De Roberto e Rita Garreffa, al dirigente scolastico Giuseppe Barberio. Inoltre il presidente del neonato Yacht Club Torretta, Giovanni Librandi, la presidente provinciale dell’Aism, Luciana Gaccione, e i rappresentanti del Gruppo di preghiera San Pio, le Suore devote della Madonna di Lourdes, il coro della Parroccchia Madre della Chiesa. Tema portante del convegno, quindi, il rammarico che nella provincia di Crotone non si effettua la donazione del cordone ombelicale: da qui l’appello ai politici (presenti e non) affinchè ci si impegni a svegliare le coscienze di chi opera nel settore, per rendere possibile anche all’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, la donazione di questo tipo. Il sangue del cordone ombelicale fino a poco tempo fa veniva solitamente eliminato durante la fase di espulsione della placenta, che si verifica subito dopo il parto, ma studi recenti hanno dimostrato che il sangue contenuto nel cordone ombelicale e nella placenta è ricchissimo di cellule preziose, dette cellule staminali emopoietiche, presenti anche nel midollo osseo, preposte a formare gli elementi corpuscolari del sangue: i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. In alcune malattie, come la leucemia (una forma di tumore in cui ci sono troppi globuli bianchi che alterano le funzioni del sangue) o gravi forme di anemia, il midollo osseo viene danneggiato e non è più in grado di produrre il sangue. Ecco perché le cellule staminali placentari sono preziosissime: trapiantandole, si può ripristinare la funzione del midollo, che riprende a produrre i globuli bianchi, rossi e piastrine normali. Ecco dunque la necessità di utilizzare il cordone ombelicale, per donarlo a chi ne ha bisogno. Ma l’Avis, è stato ribadito, promuove da sempre la cultura della solidarietà e del dono: “Oggi è comune affermare – ha detto Laura Marasco – quanto la società sia caratterizzata da forte individualismo, per cui sensibilizzare i ragazzi ed i giovani ad aprirsi alla consapevolezza che ciascuno, se ha gli occhi attenti su ciò che lo circonda, può fare la differenza, diventa fondamentale per contribuire alla crescita di persone attente alle esigenze altrui che sappiano promuovere una cultura solidale.” Doverosi, in un clima festoso e di giusta celebrazione, i ringraziamenti espressi nel corso dell’iniziativa: ai coniugi Caterina Minicò e Rocco Catalano, membri del primo consiglio direttivo Avis Comunale Torretta di Crucoli (presieduto da Franca Mancuso Bossio, n.d.r.), a tutti gli iscritti di Crucoli e di Torretta, alle volontarie che collaborano attivamente alla vita associativa, all’Amministrazione Comunale per il contributo economico concesso, al Centro Servizi per il Volontariato “Aurora” di Crotone per il supporto logistico. Ma anche al socio Artilano Lappanese, che ha offerto una colorata composizione floreale, al giovane Vincenzo Parrilla, che ha realizzato il video sulla storia dell’Avis Torretta, a Fernando Paletta per il supporto e la realizzazione di foto e video, all’equipe medica rappresentata dal dott. Giuseppe Aloisio. Momento importante e commovente è stato ricordare alcune persone che non sono più tra noi, ma che hanno dato un contribuito alla vita dell’associazione: sono state consegnate, ai rispettivi familiari, targhe alla memoria di Giovanna Fontana, giovane donatrice scomparsa prematuramente nel mese di ottobre, del dott. Giuseppe Astorino, medico dell’equipe nelle giornate di donazione, e di Giuseppe Romanino, dirigente provinciale. È stato importante in questa manifestazione avere la presenza delle loro famiglie.